Abrahamsen batte anche un manifestante, Pogacar cade e al Tour arrivano i Pirenei

Giornate piatte al Tour de France? Non ce ne sono e lo ha dimostrato la ripreda della Grande Boucle a Tolosa. Una tappa da fuga e infatti così è stato, con lo sprint a due tra gli ultimi attaccanti vinto dal danese Jonas Abrahamsen (che 4 settimane fa si è fratturato una clavicola ma ha miracolosamente recuperato) e Mauro Schmid. La volata ha rischiato di essere rovinata da un manifestante, entrato sul rettilineo d'arrivo per protestare contro la squadra della Israel-Premier Tech, prontamente placcato da un membro della sicurezza.

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Alle loro spalle, i big si sono dati battaglia ad una sessantina di km dal traguardo, quando la Visma ha provato a far faticare più del dovuto Tadej Pogacar, e poi sull'ultima salita. Nessun distacco, ma a -5 dall'arrivo un brivido fortissimo. Il campione del mondo, urtato involontariamente da Johannessen, è caduto rischiando di sbattere contro il marciapiede. A quel punto davanti si sono fermato tutti, un fair play apprezzabile. E ora il primo vero tappone pirenaico, da Auch a Hautacam, traguardo Hors Categorie. Nel finale il Col du Soulor (11,8 km al 7,3%) e poi l'ascesa di quasi 14 km al 7.8% di pendenza media.

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Jonas Abrahamsen (Dan) km 157 in 3h15'56”, 2. Mauro Schmid (Svi) st, 3. Mathieu Van der Poel (Ola) a 7”, 4. Arnaud De Lie (Bel) a 53”, 5. Wout Van Aert (Bel) st, 6. Axel Laurance (Fra) st, 7. Fred Wright (Gbr) st, 8. Mathieu Burgaudeau st, 9. Quinn Simmons (Usa) st, 10. Davide Ballerini (Ita) a 1'11”.

CLASSIFICA GENERALE: 1. Ben Healy (Irl) in 41h01'13”, 2. Tadej Pogacar (Slo) a 29”, 3. Remco Evenepoel (Bel) a 1'29”, 4. Jonas Vingegaard (Nor) a 1'46”, 5. Matteo Jorgenson (Usa) a 2'06”, 6. Kévin Vaquelin (Fra) a 2'26”, 7. Oscar Onley (Gbr) a 3'24”, 8. Florian Lipowitz (Ger) a 3'34”, 9. Primoz Roglic (Slo) a 3'41”, 10. Tobias Johannessen (Dan) a 5'03”.