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GIORNATA BIANCONERA

Tudor si gode la Juve di Dortmund: "C'è voglia di fare bene". E per lo scudetto? Risponde Cambiaso

Il tecnico apprezza i miglioramenti mostrati dalla sua squadra, il laterale fa chiarezza sugli obiettivi

Il tecnico della Juventus, Igor Tudor

Il tecnico della Juventus, Igor Tudor

Il 2-1 rifilato al Borussia Dortmund ha regalato grandi sorrisi al mondo Juventus, anche se il tecnico Igor Tudor non vuole esaltarsi. «Il risultato ad agosto non conta niente, ma è stato un bell’allenamento» ha commentato l’allenatore dopo la vittoria di prestigio al Signal Iduna Park. In questi 90 minuti che hanno chiuso il ritiro in Germania, però, c’è un aspetto che lo ha lasciato particolarmente soddisfatto: «È stata una gara seria, mancava un po’ di freschezza ma c’è applicazione e voglia di fare bene le cose» ha aggiunto il croato. «David si è mosso bene e quando sarà più fresco nelle gambe sarà tutto più semplice, Douglas Luiz è un mio giocatore e vedremo cosa succede, ma ha il gol nel sangue - ha detto sui singoli - e Bremer sta bene: ha fatto un tempo di una partita seria, ora vedremo nei prossimi test anche perché l’esordio contro il Parma è già vicino». Infine, sul tema mercato: «Non è cambiato nulla rispetto alle scorse ore, non ci sono novità» la risposta di Tudor, con il club che continua a lavorare per riportare Kolo Muani sotto la Mole.

Il vero mattatore della sfida contro il Borussia Dortmund è stato Andrea Cambiaso: «Il secondo è tra i miei gol più belli, anche perché ne ho fatti pochi - il sorriso del bianconero - ma in generale siamo contenti perché abbiamo fatto una bella settimana di ritiro e una partita seria: voglio essere un elemento importante e dare una mano alla squadra». Tanti addetti ai lavori non considerano la Juve tra le pretendenti al titolo: «Non ce ne frega niente delle griglie scudetto - ha dichiarato senza tanti giri di parole - il mister sta facendo passare il messaggio di pensare agli allenamenti quotidiani, dobbiamo solo fare questo: è il modo giusto per costruire un progetto vincente».

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