Toro, ecco il regista per Baroni. E parla Petrachi: "Cairo? La gente è stufa: o l'Europa, oppure..."

E alla fine l’ha spuntata il Toro. Kristjan Asllani è pronto a vestire la maglia granata, Marco Baroni è pronto ad accogliere il suo nuovo play. La trattativa con l’Inter ha subito un’accelerata improvvisa nella mattinata di ieri, quando il dt Davide Vagnati è riuscito a strappare il sì definitivo del club nerazzurro e del giocatore. L’albanese arriva con la formula del prestito oneroso a un milione e mezzo con diritto di riscatto fissato intorno ai 12, così il Toro ha beffato il Bologna in un vero e proprio testa a testa.

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Così, subito dopo pranzo, il classe 2002 è sbarcato sotto la Mole per dirigersi all’Istituto di Medicina dello Sport e sottoporsi alle visite mediche di rito. «Sono contento di essere qui, ho sensazioni positive» le prime parole dal Filadelfia. L’obiettivo è esserci già per l’esordio in campionato di lunedì sera, che per uno scherzo del destino sarà proprio a San Siro contro l’Inter, proprio lì dove ha vissuto la gioia di vincere uno scudetto. Il presidente Cairo è riuscito a regalare a Baroni il play che serviva per passare al 4-3-3, il nuovo modulo che ha in mente l’allenatore per tentare il salto in alto.

Ed è anche ciò che si augura un ex dirigente del club granata: «Gli ho detto anche che adesso deve decidere cosa vuol fare, nel senso che Torino è stanca - il messaggio che Gianluca Petrachi ha voluto mandare all’editore alessandrino - o cerca veramente di fare qualcosa di speciale mettendocela tutta per portare il Torino in Europa, oppure deve fare delle valutazioni perché un clima così ostile nei suoi confronti è diventato molto pesante e non serve a nessuno». E sul divorzio pieno di tensioni di qualche anno fa: «Lui ha pensato che io mi stessi accordando con qualche squadra prima che finisse il campionato, in realtà non era così - ha confidato l’ex ds ai microfoni di Sportitalia - siamo stati quattro anni senza parlarci, c’è stato un piccolo riavvicinamento quando è morto Sinisa, poi lo scorso anno abbiamo chiarito: ci sono state delle scuse e questo mi ha fatto enormemente piacere perché ha capito che mi ero comportato in maniera onesta, adesso ci parliamo, ridiamo, scherziamo, e parliamo di calcio». Infine, sono arrivati i saluti di Sanabria: «Ho vissuto momenti belli e tante esperienze sia dentro che fuori dal campo, ma mi tengo il lato positivo, una menzione speciale ai tifosi del Torino che mi hanno sempre fatto sentire uno di loro, mi hanno dimostrato il loro sostegno incondizionato e mi hanno fatto sentire come a casa» l’addio social del paraguaiano.

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