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MOTOGP

Pecco Bagnaia, finalmente: la Sprint in Giappone sa di rinascita

Giornata da sogno per il chivassese che parte dalla pole e domina la prova corta di Motegi: «Peccato non esserci arrivati prima»

Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia, trionfo in Giappone (foto IG @pecco63)

«È un grande peccato non esserci arrivati prima». Ha ragione Pecco Bagnaia, protagonista assoluto del sabato di Motegi, perché come un anno fa la Sprint della MotoGP parla italiano grazie a lui che è anche scattato dalla pole, come sarà nel Gran Premio al via dalle 7 italiane.

Ha ragione ed è comunque un punto fermo dal quale partire, perché anche se ci sono voluti otto mesi per trovare una quadratura con la sua Desmosedici, adesso si sente libero di fare quello che ha sempre avuto in testa. I soliti detrattori diranno che Marc Marquez, secondo a quasi 2 secondi dal compagno di team (terzo Pedro Acosta con la KTM), non abbia tirato alla morte sapendo di avere praticamente in ghiaccio il titolo. Ma se anche fosse così, avrebbe come sempre ragione ci vince e questa volta è toccato al chivassese.

La sua non è resilienza, termine fin troppo abusato, ma semplice logica. Non poteva improvvisamente diventato incapace e adesso che lo hanno assecondato torna davanti a tutti. Caso mai non fosse chiaro, lo ha ribadito dopo la premiazione: «Adesso sono tornato a fare quello che mi piace e ringrazio tutto il mio team che ha fatto un lavoro incredibile per consegnarmi una moto fantastica. Sono partito forte, ho spinto e poi ha controllato. Sono molto orgoglioso di me stesso e della mia squadra perché nei test di Misano abbiamo trovato la quadra. Qui non abbiamo toccato niente».

Il rimpianto però resta: «Sarebbe stato un campionato completamente diverso, almeno il mio. Ora guardiamo avanti. Sappiamo cosa siamo andati a toccare. È un risultato fantastico per il mio umore, perché non ho mai smesso di crederci. Anche quando tutto andava male non ho mai perso la convinzione che se mi avessero dato una moto da guidare come voglio io, sarei tornato alla vittoria». Disco rosso invece ancora una volta per Jorge Martin. Al via ha centrato l'altra Aprilia di Marco Bezzecchi e si è fratturato la spalla destra che dovrà essere operata, quindi di fatto la sua stagione è finita qui. Molto bene invece Celestino Vietti Ramus che conferma la condizione di Misano: parte dalla quarta casella ma ha mancato la pole per 2 decimi.

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