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FORMULA 1

«Fin dal primo giorno era chiaro»: Vasseur e il fallimento annunciato della Ferrari

Il team principal delle Rosse ammette che i test prestagionali in Bahrain avevano già chiarito i valori in campo e adesso a Maranello si guarda al 2026 con apprensione

Leclerc e Hamilton

Leclerc e Hamilton sono carichi (foto IG Scuderia Ferrari)

Una corsa contro il tempo, anche se in realtà il tempo è già scaduto. Perché la monoposto che la Ferrari svelerà nella terza settimana di gennaio, a pochi giorni dai primi test ufficiali per tutti i team previsti al Montmelò, dovrà essere già la versione definitiva. E prime prove saranno a porte chiuse, certo, ma aiuteranno a sollevare l'umore oppure a mortificarlo del tutto.

In fondo è stato così quest'anno, perché a Maranello avevano capito subito di non essere competitivi ad alti livelli. «La stagione è stata difficile nel complesso, ma dobbiamo distinguere tra le prestazioni del weekend, quelle del campionato e lo sviluppo a lungo termine della squadra. Onestamente, fin dal primo giorno in Bahrain era chiaro che il ritmo non era eccezionale. Poi l’inizio della stagione è stato molto difficile per noi a causa delle squalifiche nella seconda gara in Cina. Abbiamo perso 25 punti e abbiamo iniziato la stagione in svantaggio. Dopo tre o quattro gare, la McLaren era in vantaggio di oltre 100 punti. Quando l’obiettivo è vincere, parti un po’ in svantaggio. Un paio di volte durante la stagione abbiamo avuto un ottimo recupero. Ne abbiamo avuto uno dopo la pausa estiva, il ritmo stava migliorando», ha ammesso Fred Vasseur agli inglesi di Skysports.

Gli ultimi test ad Abu Dhabi sono serviti per provare gli pneumatici Pirelli futuri e Lewis Hamilton è ripartito con un mezzo sorriso: «Nel complesso è stata una giornata molto positiva. Sono davvero grato a tutti i ragazzi nel box per aver lavorato duramente durante quest’ultimo giorno di test. Sono orgoglioso di loro perché hanno dato il massimo».

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