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Pep Guardiola, allenatore del Manchester City (Fonte: Depositphotos)

VISIONARIO «Mi piace il modo in cui voglio che giochino le mie squadre, ma poi dipende dai risultati. Quando vinco sono un visionario, quando perdo mi dicono “ma chi si crede di essere?”» Pep Guardiola visto da Pep Guardiola

PELLE «C’è un motivo se lo considero il migliore allenatore del mondo: sa come guidarti, sa come entrarti sotto la pelle e sa come farti sentire un giocatore molto speciale. Per lui voglio sempre fare del mio meglio, mi spinge a farlo: quando sento di aver dato abbastanza, mi dice di dare di più. L’ho sperimentato da ragazzo, quando mi allenavo con la prima squadra del Chelsea: con me era sempre duro e mi spingeva a migliorarmi, era esattamente quello di cui avevo bisogno» Tammy Abraham sta ripagando la fiducia di Mourinho

GRANDI «Il Barcellona di Guardiola e il Milan di Sacchi, oltre all’Ajax-Olanda di Cruyff, sono le tre squadre più grandi al mondo. Poi il primo è quello che ci è più vicino, ci appare più moderno. Il Milan di Sacchi ha quasi inventato il fuorigioco con una difesa altissima che mandava in fuorigioco gli avversari anche di 18 metri. Il Barça di Pep invece ha svoltato facendo il possesso palla: mai nessuno aveva tenuto tanto il pallone fra i piedi e in quella maniera. Poi, se per caso lo perdevano, lo recuperavano immediatamente» 50 anni di calcio mondiale visti da Lele Adani
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