Cerca

Sportegolando

Luis Enrique, Head Coach of Spain reacts during the international friendly match between Spain and Iceland

Luis Enrique (Depositphotos)

OPPORTUNITÀ «Noi siamo la Spagna e la rappresentiamo, quindi dobbiamo complimentarci con il Marocco. Sono stati migliori di noi ai rigori. Il calcio è uno sport meraviglioso, però poco chiaro visto che una squadra può vincere senza attaccare. Abbiamo dominato assolutamente, però i rigori ci sono stati fatali. Sono molto orgoglioso dei nostri giocatori, faccio loro i complimenti. Ho scelto i primi tre tiratori, gli altri li hanno decisi loro. Bono è un portiere spettacolare ed è stato superbo. Abbiamo dato il 100% e dovremo aspettare un'altra opportunità. Mi dispiace tantissimo per i tifosi, ci abbiamo provato. Ora voglio solo andare a casa e vedere le mie persone. La prossima settimana parleremo del futuro, devo assimilare questa sconfitta». Luis Enrique e la Spagna sono a casa, per i Mondiali se ne riparla

ALLEGRIA «I brasiliani sono così: allegri. Giocano così con questa felicità e questa allegria che viene da dentro. Tite è sempre uno concentrato ma posso dire che in questi Mondiali ha cambiato qualcosa. È più sciolto e questo lo vedono e lo sentono anche i giocatori. È molto sereno. C'è la stessa allegria del '94, ma anche la stessa serietà. Neymar è fondamentale per noi, quando è in campo rende tranquilli tutti gli altri. Pelè è la figura più grande che abbiamo in Brasile. Lui è anche molto simpatico, tutti i giocatori lo conoscono e tutti sono con lui». Il segreto dei verdeoro nelle parole di Claude Taffarel
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.