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Torino Digital Days

Intelligenza artificiale? Un festival per capire quale sarà il suo futuro

Sono più di 20 le location in città che accoglieranno fino al 14 maggio i 120 appuntamenti rivolti alle aziende, ai privati ma anche a bambini e studenti: da Combo a Inside Lab

Un dj set

Il Torino Digital Days è ricco di eventi

Intelligenza artificiale sì, intelligenza artificiale no. Impossibile oggi avere una risposta al quesito che ultimamente tende a essere al centro di molti dibattiti. Una cosa però è sicura: ai Digital Days, dall'8 maggio, e che si concluderanno domenica 14 maggio, se ne parlerà a lungo. L’obiettivo è proprio quello di approfondire l’argomento, indagando i potenziali sviluppi di questa tecnologia e cercando di dare risposta alle domande che quest’ultima evoluzione tecnologica sta ponendo a tutti noi.
Il ricco programma di eventi - talk, mostre, hackaton, tavole rotonde e incontri - ruota infatti attorno al tema “Intelligenze sostenibili” e risponde soprattutto a una domanda: in che modo l’intelligenza artificiale può essere integrata nella nostra vita quotidiana in modo responsabile ed etico?.


«La nostra mission - spiega Federica Toso, presidente e co-fondatrice dell’associazione Digital Days - è quello di fare informazione e fornire alle persone gli strumenti giusti per capire come convivere con questa nuova realtà e naturalmente farsi una propria opinione».


Sono più di 20 le location in città che accoglieranno i 120 appuntamenti rivolti alle aziende, ai privati ma anche a bambini e studenti: da Combo a Inside Lab, da Toolbox al Porto Urbano, da Copernico al Talent Garden, gli argomenti spazieranno dalle start up - come hanno successo ma anche perché falliscono - ai “virtual influencer” tanto richiesti dalle aziende; dalla ChatGPT che nelle ultime settimane ha generato un grande dibattito fino al ruolo dell’arte nel mondo digitale. E non mancheranno speaker molto noti soprattutto in ambito televisivo.

Tra i vari eventi in programma infatti, sono previsti talk con il critico d’arte Luca Beatrice, il biografo Lorenzo Pregliasco, il fisico Massimo Temporelli, il manager Gianluca Dettori e un appuntamento interessante con Miriam Redi di Wikimedia.


«Ai Digital Days verranno coinvolti anche settori che tradizionalmente non sono legati al digitale - spiega l’organizzatore della manifestazione, Emanuele Romagnoli -, ma che magari hanno intenzione di approcciarsi ad esso: l’editoria, per esempio, ma anche la moda e il food».


Fiore all’occhiello del lungo programma di appuntamenti è “Conscious connection”, la mostra del collettivo di artiste Xaarchive curata e prodotta da Artsted e visitabile in questi giorni negli spazi di IN6 Lab in piazza Carlo Felice. Il pubblico farà un’esperienza immersiva tra opere d’arte grafiche e scultoree dalle quali “esplodono” innesti di funghi (materiale biologico): un’installazione che volutamente esplora il rapporto tra dimensione fisica e digitale e le sfide che ne derivano. Il programma completo della kermesse è su digitaldays.it.

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