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Camilla Läckberg è tornata, con il suo thriller più cattivo di sempre

Nella piccola Fjällbacka il sangue scorre a fiumi. Dall'omicidio della splendida Lola al massacro in casa del Premio Nobel.  Un caso devastante per Erica e Patrick

Camilla Läckberg è tornata, con il suo thriller più cattivo di sempre

Pytte ha cinque anni, guarda Lola prepararsi per andare al lavoro, la guarda scegliere la parrucca giusta per coprire i suoi capelli rosso Tiziano, la rassicura ché a lei quella camicetta piace moltissimo, è la sua preferita. E garantisce che starà tranquilla da sola. E quando Lola esce di casa, la saluta «Ciao papà».

Sì, perché Lola, splendida barista in un locale sospeso tra chic e underground della Stoccolma del 1980, è realmente il papà di Pytte e ha giurato di prendersi cura di lei quando la mamma è morta. Lola è forte, Pytte di più, se qualcuno le guarda in modo strano ai giardinetti, la bimba chiede «avete problemi agli occhi?», mentre Lola la ammonisce: «Dobbiamo essere gentili con tutti».

“Il figlio sbagliato” (Marsilio, 22 euro, traduzione di Laura Cangemi) è stato appena definito «il thriller più cattivo» di sua maestà Camilla Läckberg, signora incontrastata del giallo nordico. E lo è. Perché mentre guardi Pytte che gioca con l’amichetto, Lola che sorride al lavoro e scrive, scrive sui suoi taccuini azzurri, ti becchi in piena faccia la loro morte: nell’appartamento divorato dal fuoco, ma Lola aveva anche due proiettili in testa.

Tutto questo si incrocia pesantemente, ai giorni nostri, con una nuova scia di sangue che avvolge come una nebbia fitta la cittadina di Fjällbacka, dove c’è grande attesa per due avvenimenti: la mostra fotografica di Rolf Stenklo, attorniato da un alone di curiosità e mistero; e la festa per i cinquant’anni di matrimonio del grande scrittore Henning Bauer e di sua moglie - nonché editrice, e per inciso il cognome Bauer è quello di lei - Elizabeth. Henning, inoltre, sta aspettando il premio Nobel. Ma mentre in corso la festa sull’isola privata, Rolf viene ucciso nella sua galleria. E il caso passa, ovviamente, al commissario Patrik Hedström, che non sa ancora quale inferno dovr guardare in faccia, nel momento in cui anche la villa dei Bauer verrà sconvolta da un triplice omicidio troppo duro persino da descrivere. La moglie di Patrik, la scrittrice Erica Falk - che ha misteriosi malesseri da affrontare - poco prima era stata incuriosita da una storia su cui vorrebbe scrivere, una storia che si incrocia con quella di Rolf stesso e del Blanche, un circolo culturale esclusivo, di cui i Bauer sono parte e fondatori, dove la cultura e la letteratura sono chiavi di accesso a un gioco di potere neppure da immaginare. Il caso è quello di Lola.

La trama costruita da Camilla Läckberg è magistrale: i suoi personaggi non si muovono semplicemente sulla pagina, loro vivono, agiscono, soffrono. Accanto al dramma più cupo si accendono i registri del comico, dell’ironia - i suoceri di Erica le fanno la sorpresa di rifarle la cucina... -, l’amore si intreccia al rancore, l’egoismo alla gelosia, la verità alle menzogne, fotografie in bianco e nero dove la verità è nel particolare troppo piccolo da vedere.

IL FIGLIO SBAGLIATO

Camilla Läckberg

Marsilio

22 euro

traduzione di Laura Cangemi

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