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Fonderie Limone

"Torinodanza" con le star: c'è “Ab (intra)” e sarà standing ovation

La Sydney Morning Herald di Rafael Bonachela inaugura il 14 settembre a Moncalieri la rassegna diretta da Anna Cremonini. Disponibili servizi navetta da piazza Bengasi

"Ab (intra)"

"Ab (intra)", lo spettacolo di apertura della rassegna

«È un pezzo ferocemente fisico ed emozionale che rimarrà con te a lungo dopo che uscirai dal teatro» assicurano dalla compagnia. E che lo spettacolo “Ab (intra)” della Sydney Dance Company coreografato da Rafael Bonachela impressioni per “l’arditezza, l’energia, l’atletismo” lo conferma, oltre alla standing ovation tributatagli quando è andato in scena a Parigi, anche il commento del Sydney Morning Herald: «vedere per credere». Una partenza col botto, dunque, per il Torinodanza Festival 2023, diretto da Anna Cremonini e realizzato dal Teatro Stabile di Torino, che affida lo spettacolo inaugurale alla principale compagnia di danza contemporanea dell’Australia, per la prima volta presente nella nostra città.

“Ab (intra)” debutterà in prima nazionale giovedì 14 settembre a partire dalle 20,45, alle Fonderie Limone di Moncalieri (in replica anche il 15 e il 16 settembre alla stessa ora), primo di un cartellone di 16 titoli (per un totale di 33 rappresentazioni) in programma fino al 25 ottobre prossimo.

E quest’anno saranno tutti ospitati nella grande officina teatrale di Moncalieri, tranne “Insel” del 4 e 5 ottobre previsto alla Lavanderia a Vapore di Collegno (per le Fonderie è predisposta una navetta con partenza 30 minuti prima dello spettacolo dalla fermata della metropolitana Bengasi con rientro verso la stessa fermata e successivamente verso Porta Nuova).

Ancora pochi i posti disponibili per lo spettacolo di giovedì prossimo, che accompagnerà il pubblico in un intenso viaggio nell’esistenza umana. Uno spettacolo fatto anche di improvvisazione. «Ho chiesto ai danzatori di entrare in relazione gli uni con con gli altri - spiega il coreografo - di sentire e ascoltare, di usare i loro istinti e i loro impulsi e poi di improvvisare i movimenti a seconda del loro stato d’animo del momento». Un’intesa tra i danzatori che si realizza in un’alternanza tra musica classica e musica elettronica. «Perché in entrambe trovo la bellezza» chiosa Bonachela. Si danzerà, quindi sulle note del secondo concerto per violoncello e orchestra “Klâtbûtne” del compositore lettone Peteris Vasks, nella versione eseguita dalla violoncellista argentina Sol Gabetta, e ai ritmi, viscerali, coinvolgenti della musica elettronica dell’australiano Nick Wales. Un mix di generi auspicato proprio da Anna Cremonini per Torinodanza 2023.

«In questa edizione - aveva detto la direttrice artistica alla presentazione della rassegna - volevo mettere l’accento sul tema del rapporto tra danza classica e danza contemporanea». C’è molta attesa anche per le altre grandi compagnie che saliranno sul palco delle Fonderie, dal Ballet du Grand Théatre de Genève diretto dallo scorso anno da Sidi LarbiCherkaoui (già artista associato di TorinoDanza), a Peeping Tom, alla Batsheva Dance Company diretta da Ohad Naharin e altre ancora.

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