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Il restauro
28 Settembre 2023 - 16:54
Il Parlamento Subalpino all'interno del Museo del Risorgimento
Nell’Aula della Camera del Parlamento Subalpino al Museo del Risorgimento di Torino, lì, dove si sono svolti 12 anni di storia di unificazione del nostro Paese, le lancette dell’orologio sono ferme alle ore 14,30 del 28 dicembre 1860. In quella data veniva sciolta con decreto reale la VII legislatura. Ora quelle lancette si riattiveranno idealmente martedì 3 ottobre quando quella stessa Aula accoglierà la Conferenza Stato Regioni (nell’ambito del secondo Festival delle Regioni in programma a Torino dal 30 settembre al 3 ottobre), alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Dopo più di un secolo e mezzo il Parlamento Subalpino torinese, unica aula parlamentare rimasta integra in Europa tra quelle nate con la rivoluzione del 1848, torna dunque ad avere, anche solo per un giorno, un ruolo istituzionale.
E lo fa presentandosi al meglio: ripulita e rinnovata, dopo i lavori di manutenzione straordinaria di cui è stata fatta oggetto in questi mesi. Lavori a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, realizzati su impulso della Regione Piemonte e con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo. Così restaurata, si presenterà anche al pubblico nell’apertura straordinaria prevista per il 6, 7 e 8 ottobre (poi, come ormai succede dal 2017, l’Aula verrà aperta una volta all’anno il 17 marzo, nell’anniversario dell’Unità d’Italia).
«Con la Conferenza Stato Regioni abbiamo colto l’opportunità di restituire questo patrimonio ai cittadini - sottolinea il governatore del Piemonte Alberto Cirio -. Questa è anche un’occasione di promozione del territorio. Accogliere tutti i governatori d’Italia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sarà a Torino lunedì, e martedì il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con le più alte rappresentanze del nostro governo, dimostra la centralità del Piemonte e il fatto che la nostra Regione è tornata ad avere un ruolo di primo piano».
I nuovi lavori di manutenzione straordinaria del Parlamento Subalpino (gli ultimi erano stati fatti nel 2010-2011 e avevano riguardato il recupero delle parti decorative della volta) hanno interessato in particolare i tessuti, gli arredi in legno e le parti in metallo. Il tutto condotto preservando i materiali originali e anche con metodi innovativi, come spiega la direttrice del Centro di Restauro della Venaria Sara Abram: «Abbiamo utilizzato un drone per valutare lo stato di conservazione delle superfici decorate dell’architettura». Al restauro del Parlamento Subalpino hanno lavorato 15 restauratori del Centro di Venaria e due gruppi di studenti del corso di laurea in Conservazione e Restauro. «».
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