Cerca

in piazza castello

L'Art Nouveau a Palazzo Madama: Torino celebra l'eredità del Liberty con una mostra imperdibile

L'esposizione è stata allestita al primo piano del Museo Civico d’Arte Antica fino al 10 giugno 2024

L'Art Nouveau a Palazzo Madama: Torino celebra l'eredità del Liberty con una mostra imperdibile

Alcune delle opere in mostra a Palazzo Madama

Tra qualche giorno l’“Art Week” torinese consacrerà Torino capitale dell’arte contemporanea, ma c’è una mostra che si apre giovedì 26 ottobre a Palazzo Madama e che celebra Torino sempre in qualità di capitale, ma di un’altra arte: l’Arte Nuova, l’Art Nouveau, il Liberty, quel movimento artistico e filosofico, sviluppatosi a cavallo del XIX e del XX secolo, che ridiede impulso alle arti decorative e di cui Torino, con i suoi oltre 500 capolavori distribuiti su tutto il territorio cittadino, ebbe il primato. 

Un primato che “Liberty. Torino capitale”, così titola la mostra realizzata da Palazzo Madama e dalla Siat - Società degli Ingegneri e Architetti di Torino, in collaborazione con MondoMostre, si propone di evidenziare anche in vista dell’ingresso di Torino nel Rann, Réseau Art Nouveau Network, di Bruxelles e in vista di una candidatura della nostra città a patrimonio Unesco per il Liberty. «Il nostro è un progetto che va al di là della mostra - sottolinea il presidente della Fondazione Torino Musei Massimo Broccio -. Il Liberty a Torino ha avuto un ruolo rilevante nella storia della nostra società. La prima Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna si tenne a Torino nel 1902.

Il Liberty ha rinnovato il nostro intero contesto urbano, non è stato solo prerogativa delle classi alte ma in modo più trasversale ha interessato scuole, caserme, ospedali, case popolari, anche bagni pubblici». Una storia che la mostra, allestita al primo piano del Museo Civico d’Arte Antica di piazza Castello fino al 10 giugno 2024, riassume attraverso un centinaio di opere suddivise in cinque sezioni. A partire dalla prima sala dedicata all’eterno femminino in cui emerge l’immagine di una nuova donna. È la donna libera, elegante, emancipata, fiera del suo ruolo in società quella ritratta in un cangiante abito da sera da Giovanni Boldini in “Fuochi d’artificio”.

È la donna dallo sguardo diretto, quasi sfrontato del dipinto “Lettura sul mare” di Vittorio Matteo Corcos. C’è anche la statuaria e sensuale “Morte” nella scultura di Leonardo Bistolfi. Si passa, poi, all’ambiente privato, con la ricostruzione dell’interno di un bow window di Palazzina Turbiglio, alla scultura allegorica di Edoardo Rubino, alle architetture liberty nei palazzi di Torino e non solo, con le immagini esposte nella sezione La Gran Via, agli esempi di editoria scolastica, di grafica pubblicitaria, di riviste, ai confronti tra il Liberty a Torino e in Europa e altro ancora. «Una mostra che non si esaurisce nelle sale di Palazzo Madama - è ancora Broccio- ma attraverso un public program si aprirà alla città ai quartieri». Coinvolgerà 60mila studenti, farà da collettore per concorsi, renderà partecipe la cittadinanza, «come è dovere di un museo civico» chiosa Giovanni Carlo Federico Villa.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.