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La magia di “Anna dei miracoli” al Teatro Gobetti

Da martedì 14 novembre in via Rossini per la stagione dello Stabile il capolavoro di William Gibson che celebra la rivoluzione delle lingue dei segni

La magia di “Anna dei miracoli” al Teatro Gobetti

Quando fu rappresentato per la prima volta al Playhouse Theater di Broadway nel 1959 “The miracle worker” riscosse un enorme successo e fu replicato per quasi due anni per un totale di 719 repliche. Premiatissimo anche il film del ‘62 diretto da Arthur Penn, mentre il primo adattamento televisivo italiano, trasmesso il 15 dicembre 1968 sul programma nazionale della Rai, fu visto da oltre 12 milioni di telespettatori. “Anna dei miracoli” di William Gibson è un evergreen che in passato ha avuto il volto di grandi attrici, da Anna Proclemer a Mariangela Melato, Mariangela d’Abbraccio. Ora ha il volto di Mascia Musy, protagonista, affiancata da Fabrizio Coniglio, Anna Mallamaci, Laura Nardi, dello spettacolo che debutta martedì 14 novembre (in replica fino a domenica 19) al Teatro Gobetti di Torino per la regia di Emanuela Giordano.

Una produzione de La Pirandelliana realizzata in collaborazione con la Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus. Una storia vera, quella narrata dal drammaturgo americano, la storia di Helen Keller, una bambina di 6 anni nell’Alabama di fine Ottocento, rimasta sordocieca a causa di un’infezione e che, con l’aiuto della giovane Annie Sullivan, riesce a relazionarsi con il mondo. Una storia che ricorda quella di Sabina Santilli, fondatrice della Lega del Filo d’Oro, anche lei sordocieca a 7 anni a causa di una meningite e capace poi di riacquistare la possibilità di comunicare, leggere e scrivere. La lettura di “Anna dei miracoli” che dà la regista Giordano in questo spettacolo rimanda ai giorni nostri e pone interrogativi su che cosa succede quando in una famiglia arriva il figlio disabile, “quello che si pensa possa nascere solo in casa d’altri”.

«È una storia che racconta l’epocale passaggio alla lingua dei segni, considerata tra le prime dieci grandi scoperte della storia moderna, un bene immateriale dell’umanità, una rivoluzione linguistica che ha permesso di aprire un dialogo tra chi parla e chi non parla - spiegano dalla produzione -. Anna dei miracoli ci racconta tanto di noi, dei nostri limiti e del coraggio che ci vuole a superarli». Tutte le recite saranno rese accessibili attraverso soprattitolazione in italiano e in italiano semplificato con descrizione dei suoni (fruibili su smartglasses). In programma, inoltre, venerdì 17 novembre, alle 18 un tour descrittivo e tattile sul palcoscenico, mentre la replica di domenica 19 novembre sarà realizzata in modalità soft.

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