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arte moderna e contemporanea

Gam, la neo direttrice Chiara Bertola si presenta: "Così vogliamo ripensare gli spazi e i linguaggi del museo"

La galleria di via Magenta si appresta a cambiare look; «Aspettiamo ancora i fondi che servono dal Ministero intanto partiranno i lavori del “Lotto Zero”»

Gam, la neo direttrice Chiara Bertola si presenta: "Così vogliamo ripensare gli spazi e i linguaggi"

Chiara Bertola, neo direttrice della Gam

Una nuova direttrice, un intero progetto di revisione e riqualificazione degli spazi, una nuova fruizione delle collezioni. In pratica, nuova idea per il futuro della Gam. La Galleria di via Magenta, la prima galleria civica d’arte in Italia, si appresta a cambiare look. Lo ha annunciato lunedì 19 febbraio il presidente della Fondazione Torino Musei Massimo Broccio in occasione della presentazione ufficiale della neodirettrice Chiara Bertola che succede a Riccardo Passoni: «Vogliamo ripensare i luoghi, le infrastrutture, i servizi, i linguaggi della Galleria e ritrovare la sua matrice originaria, lo spirito avanguardistico che l’ha caratterizzata». E aggiunge: «Entro l’anno sarà esperito il Concorso internazionale di progettazione».

Un progetto da 27 milioni
Un progetto da 27 milioni di euro. Che al momento, però, non sono stati ancora stanziati dal ministero. «La pratica è sul tavolo del ministro da molti mesi - spiega Rosanna Purchia -; il capitolo dei fondi non è stato ancora finanziato per motivi tecnici, non politici, ma sono convinta che il ministro non abbandonerà la Gam». Si dice, dunque, fiduciosa l’assessore comunale alla Cultura che, peraltro, auspica, insieme con l’atteso contributo del ministero, «segnali di supporto da altri sostenitori». E nell’attesa del futuro grande cantiere si procede per lotti. A partire dal Lotto Zero, un primo nucleo di lavori, realizzati con il sostegno della Compagnia di Sanpaolo, che dovrebbero completarsi per il periodo di Artissima e che riguarderanno la riorganizzazione del foyer, interventi per la riapertura delle finestre al primo piano per portare luce, e soprattutto la riapertura del secondo piano dove troverà spazio anche il “Deposito Vivente”.

Backstage del museo
«È una sorta di backstage del museo - chiarisce la neodirettrice -, un display contemporaneo fatto con artisti per far conoscere ai visitatori la macchina museale». Torinese, classe 1961, da oltre vent’anni impegnata al progetto di arte contemporanea Conservare il Futuro della Fondazione Querini Stampalia a Venezia, Chiara Bertola lunedì 19 febbraio ha presentato le linee guida, tra rigore e “deragliamento”, che informeranno il suo mandato nell’istituzione di via Magenta. «Dobbiamo aprirci verso il territorio con progetti adeguati a sviluppare relazioni. Dobbiamo formare una rete che comprenda altri musei, associazioni, l’underground. Il museo sarà pensato come un luogo dove si intrecciano i linguaggi, poesia, letteratura, musica, sound, conversazioni, microperformance. Verrà ampliata la videoteca e, inoltre, le collezioni verranno proposte in modo diverso, non più in ordine cronologico. Le mostre temporanee, poi, la collezione permanente, gli eventi saranno tutti pensati sotto un’unica visione». A proposito di mostre, in primavera ed estate sono in programma le esposizioni già ideate dall’ex direttore Passoni, quella di Jacopo Benassi, Italo Cremona, Expanded, SilenzioSuono e la rassegna di Luca Bertolo.

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