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IL CONCERTO

Loredana Bertè torna a Torino: "Dai diritti delle donne all'omaggio ad Andy Wahrol...Ecco come sarà il mio live..."

Nello stesso giorno in cui uscirà il nuovo singolo "Bestiale" in featuring con il duo torinese degli Eiffel65

Loredana Bertè torna a Torino: "Dai diritti delle donne all'omaggio ad Andy Wahrol...Ecco come sarà il mio live..."

Loredana Bertè è pronta a salire sul palco del Teatro Colosseo

Loredana Bertè, “Pazza”, anzi, “Bestiale” e soprattutto irrefrenabile. Ci aveva spiazzato a marzo a causa del rinvio del concerto atteso al Teatro Colosseo in seguito a un malore ma, come sta dimostrando nelle ultime settimane, si è trattato solo un intoppo. Di un piccolo incidente nel percorso meraviglioso della sua carriera che, adesso, il 24 maggio, la riporta sotto la Mole dove la platea del teatro di via Madama Cristina è rigorosamente sold out. E capiterà proprio nel giorno dell’uscita di “Bestiale”, il nuovo singolo in featuring niente di meno che con gli Eiffel65, il duo torinese di musica dance elettronica più famoso al mondo.
Il suo concerto torinese è un gradito ritorno, dopo la cancellazione forzata dello scorso anno e il rinvio di marzo, quale è il suo stato d’animo?
«Sicuramente positivo, al Festival ho sentito fortissimo l’abbraccio del pubblico che ritrovo nei concerti a cantare con me le mie canzoni».
Il tour si chiama “Manifesto” come il suo ultimo album, e ha dichiarato di voler raccontare soprattutto la donna e il suo mondo: che bilancio fa della situazione attuale delle donne nel nostro paese?
«Con la mia musica ho raccontato le donne e continuo a farlo, anche “Pazza” ha come protagonista una donna. È una canzone autobiografica e nello stesso tempo universale in cui tutti possono riconoscersi. Nel nostro paese per le donne c’è ancora tanto da fare, bisogna tenere sempre alta l’attenzione, perché vedo che anche diritti ormai acquisiti sono messi in discussione».
La copertina dell’album è una sua foto mentre fa il dito medio. A qualcuno in particolare?
«Ah ce ne sono tanti, soprattutto quelli che vogliono imporre agli altri le proprie idee e non lasciano a ciascuno la libertà di essere se stessi».
Nello spettacolo c’è anche un omaggio a Andy Warhol: ci racconta il vostro incontro, e il fermento artistico e musicale della New York dei primi anni ’80, dove registrò “Made In Italy“?
«In scaletta c’è anche Movie e il pubblico potrà vedere il video originale che Andy Warhol aveva fatto per questa canzone. L’ho conosciuto nel bar del negozio di Fiorucci, mi ha scambiato inizialmente per la ragazza che faceva i caffè, poi ha scoperto che facevo tutt’altro, che ero una cantante!».
Dopo il festival è uscita “Ribelle”, un’antologia che ripercorre i suoi 50 anni di carriera. Un suo pezzo in particolare che merita di essere riscoperto?
«Per me che non ho avuto figli le canzoni sono proprio come figli e come si fa a scegliere un pezzo in particolare. In Ribelle c’è “Ragazzo Mio” di Tenco che propongo anche live, un brano che da sempre volevo portare sul palco dell’Ariston e quest’anno ho realizzato un sogno, sono felice di farlo conoscere anche ai giovani».

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