l'editoriale
Cerca
streaming
25 Maggio 2024 - 16:54
Il compositore piemontese Gabriele Roberto
Dal Giappone all’Italia, andate e ritorni: il compositore albese Gabriele Roberto, che si divide da tempo nel suo lavoro tra i due Paesi, è pronto a far ascoltare ai quasi 200 territori in cui Netflix è disponibile la sua ultima creazione, la musica per la colonna sonora della serie in sei puntate “La vita che volevi” di Ivan Cotroneo, che verrà resa disponibile dal 29 maggio. Roberto è stato il primo compositore italiano ad aggiudicarsi il Japan Academy Award, il maggior riconoscimento giapponese in ambito cinematografico.
Aveva già lavorato con Cotroneo nel successo tv “La compagnia del Cigno”, come ha lavorato questa volta?
«Ci conosciamo molto bene dal punto di vista artistico e abbiamo una metodologia di lavoro collaudata, quindi eravamo d’accordo che avrei scritto i primi temi per la serie ispirato dalla sceneggiatura, prima dell’inizio delle riprese. Ivan desiderava fare ascoltare la mia musica agli attori prima di particolari scene, proprio perché la musica potesse aiutarli a entrare ancora di più nella storia, in aggiunta alle sue indicazioni che sono comunque sempre molto dettagliate».
Cotroneo le ha dato qualche ispirazione per il suo lavoro?
«Ricordo una frase di Ivan durante la prima telefonata nella quale mi anticipava le informazioni sulla serie, e mi disse, usando un’iperbole ovviamente: “vorrei una musica suonata da cento violini!”. Questo va un po’ in controtendenza rispetto alle “mode” musicali del momento, per le serie soprattutto per piattaforme come Netflix, Prime, Apple, però è stata accolta con molto favore anche dalla produzione. Quindi ho scritto brani per un’orchestra di molti elementi e visto che la serie è ambientata nel sud Italia, nel Salento per la precisione, con flashback a Napoli, ho scelto anche di utilizzare alcuni strumenti particolari come chitarra, fisarmonica, mandolino, in alcune variazioni di temi o inseriti nell’orchestra per renderli più mediterranei».
Realizzare le musiche di una serie è diverso dallo scrivere le musiche di un film?
«La differenza principale è la quantità di musica che si deve produrre. Solitamente in una serie si coinvolge anche la figura del “music editor”, ovvero, proprio per la quantità di musica che deve essere prodotta per coprire il numero delle puntate della serie, qualcuno che lavora con i temi del compositore e li “adatta” per le scene degli episodi successivi. In questo caso invece abbiamo lavorato praticamente “scena su scena”, senza music editor, come se fosse un film di quasi sei ore».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..