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LA RECENSIONE: Viaggio nelle tradizioni del vecchio Piemonte tra sacro e profano, di Enrico Bertone

L'opera di Bertone è il racconto di quelle tradizioni, di quei riti e di quelle feste che hanno contraddistinto e segnato, per secoli, la vita e le abitudini delle città, dei paesi e degli abitanti del Piemonte

L'opera di Bertone è il racconto di quelle tradizioni, di quei riti e di quelle feste che hanno contraddistinto e segnato, per secoli, la vita e le abitudini delle città, dei paesi e degli abitanti de

L'opera di Bertone è il racconto di quelle tradizioni, di quei riti e di quelle feste che hanno contraddistinto e segnato, per secoli, la vita e le abitudini delle città, dei paesi e degli abitanti de

Il sacro e il profano, considerate due dimensioni opposte, non erano poi così lontane per l'uomo del passato; si accostavano quotidianamente e coloro che credevano in un essere supremo non potevano certo vivere di solo spirito. Così, nel tempo, nacquero gesti, rituali, consuetudini, credenze, proverbi, che formarono quell'immenso bagaglio culturale che caratterizzava il mondo contadino del passato

Viaggio nelle tradizioni del vecchio Piemonte tra sacro e profano (ed. Priuli & Verlucca), di Enrico Bertone, è il racconto, frutto di ampie ricerche e studi, di quelle tradizioni piemontesi, di quei riti e di quelle feste che hanno contraddistinto e segnato, per secoli, la vita e le abitudini delle città, dei paesi e degli abitanti di un Piemonte che, nonostante abbia in parte cancellato, o completamente modificato, quelle antiche tradizioni, ancora oggi si ritrova a fare i conti con esse e a riviverle. 

Il libro consente al lettore di immergersi e di conoscere rituali e festività di tutto il Piemonte, sempre organizzati in funzioni di credenze, superstizioni e profonde convinzioni. L'autore spazia dai diversi festeggiamenti del Carnevale, festa molto sentita nel passato e meno invece oggi, «la festa per antonomasia dove l'uomo si liberava dalle paure, dalle oppressioni, dai vincoli [...] e dava sfogo al proprio temperamento concedendosi manifestazioni scanzonate», tra le città di Ivrea, Santhià, ma anche Volvera, Vercelli, Chivasso, Mondovì e Saluzzo, Limone Piemonte e non solo; ma anche della festa dell'Epifania, o le festività dedicate ai santi e ai patroni, che si credeva «potessero avere un influsso protezionistico su intere categorie di persone». E poi ancora, ad esempio, il Natale, la festa più importante e attesa da tutti, grandi e piccoli, e che ancora oggi ha un fascino tutto proprio, nonostante abbia perso quella magia che ancora aveva in una civiltà contadina e meno legata agli aspetti materiali. E poi ovviamente la Pasqua, con tutti i suoi rituali e le sue celebrazioni, sempre ben scandite.  

Un libro interessante questo di Enrico Bertone, ricco di racconti, illustrazioni, curiosità, riflessioni profonde sulle differenze tra un passato che non esiste più e il presente, in cui ogni lettore può ritrovare alcune delle radici profonde della cultura e della tradizioni piemontesi

Enrico Bertone è un ricercatore e fotografo piemontese che da anni è impegnato nello studio e nella documentazione della cultura del territorio piemontese, con particolare attenzione alla storia, all'ambiente e alla tradizione contadina. Su questi argomenti ha pubblicato articoli, partecipato a convegni, contribuito alla pubblicazione di diversi volumi e collaborato con associazioni e testate specializzate. Con Priuli & Verlucca ha pubblicato nel 2013 Leggende e credenze delle Alpi Piemontesi e Monviso, nel 2015 Piemonte rurale, nel 2017 Misteri e meraviglie delle Alpi piemontesi e Civiltà contadina in Piemonte, nel 2018 Tesori e miti del Piemonte. 

Il libro "Viaggio nelle tradizioni del vecchio Piemonte tra sacro e profano" è disponibile in tutte le edicole di Torino e provincia in abbinamento a Torino Cronaca a 9,30 euro

 

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