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Musica
08 Luglio 2024 - 17:10
Johnson Righeira e Gionathan
Sì, proprio lui che degli incredibili anni ‘80 ne è il simbolo musicale. Che insieme a Michael, fratello Righeria, ha dettato le regole del tormentone estivo. Esatto, proprio lui Johnson, il fenomeno torinese del pop, pieno di coraggio ammette: «Macché “Vamos a la playa” o “L’estate sta finendo”, “Ho sempre odiato gli anni ‘80”». Non ci poteva essere titolo più provocante di questo per lanciare in tutta Italia, il 12 luglio prossimo, il nuovo singolo dell’estate firmato da Johnson Righeira in featuring con l’altro torinese, il cantautore Gionathan che è anche autore del brano insieme a Samuel De Luca e Phoenix Haven.
«La sua idea mi ha divertito molto e ho accettato - spiega Johnson durante l’incontro avvenuto proprio questo pomeriggio alle Ogr. Questa estate, tra l’altro, è protagonista anche con una cover di Battiato insieme ai Milano ‘84 e di un remix di un pezzo degli Skiantos -. Insieme a Gionathan abbiamo limato il testo, poi siamo andati in studio. È un brano che ammicca agli anni ‘80, ma con sonorità moderne, nel solco dei The Kolors. Nel ritornello mi riferisco a quell’epoca quasi scocciato, esclamando più volte “Ma basta!”».
Ma davvero è ora di dire basta a questi anni ‘80?
«Ma no, io devo tutto alle mie bimbe, intendo “Vamos a la playa” e “L’estate sta finendo” che tra l’altro il prossimo anno compirà 40 anni - racconta ancora mentre gioca con il suo cubo di Rubik simbolo del disco e icona anni ‘80 -. Però, ci scherzo su, anche durante i miei concerti facendo cantare il pubblico perché “io non ce la faccio più”. Mi diverto con questo sfottò».
Gli anni ‘80 sono stati unici e, questa estate, in particolare, sembra difficile trovare un vero tormentone.
«Nella musica è stato fatto di tutto, non è semplice reinventare ogni volta qualcosa. L’estate è appena iniziata, vediamo cosa accadrà e come sarà accolto questo nuovo brano. Nella cerchia di amici a cui faccio ascoltare le canzoni in anteprima, “Ho sempre odiato gli anni ‘80” è considerato il pezzo più figo tra quelli a cui ho contribuito in quest’ultimo periodo - conclude Johnson -. Ha un taglio spiazzante, che piace molto alla gente. Ha tutte le carte in regola per diventare un successo».
Come trascorrerà l’estate?
«Rigorosamente live, sono impegnatissimo, la scorsa settimana sono stato anche in Marocco, a Casablanca, il 5 agosto sarò al Forte di Bard con “La macchina del tempo”, insieme a Spagna, Gazebo e Tracy Spencer».
Gionathan, perché Johnson?
«Oggi va molto il sound anni ‘80 - spiega il cantante e musicista torinese, che la scorsa estate aveva presentato un altro tormentone, “Mojito”, insieme alla regina della disco dance Neja -. A novembre ero in Svizzera, ospite della mia etichetta, e mentre ero lì, ho iniziato a produrre qualcosa e a canticchiarci sopra. La famiglia di Stefano Righi era cliente di mio nonno, che aveva una macelleria in centro a Torino - continua Gionathan -. Johnson lo conobbi qualche anno fa in un festival ad Ivrea: io cantavo con la mia band e lui era uno dei giudici. Gli ricordai di mio nonno Pino e lui ne fu molto felice».
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