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Frida Bollani Magoni: note e colori a Cortazzone d'Asti

Gran finale per la kermesse con la figlia d'arte e il suo pianoforte: "Spero di regalare un po' di serenità alle persone che verranno al mio concerto..."

Frida Bollani Magoni: note e colori a Cortazzone d'Asti

Frida Bollani Magoni al pianoforte

Quando la musica diventa una questione genetica e riesce ad andare oltre il visibile. Sarà la ventenne Frida Bollani Magoni a chiudere la nona edizione di Monferrato on stage. L’appuntamento è sabato 31 agosto a Cortazzone in provincia di Asti. Il concerto, gratuito, inizia alle 21. Figlia del pianista jazz nonché divulgatore di musica Stefano Bollani e dalla cantautrice folk Petra Magoni, la giovane artista, ipovedente dalla nascita, combatte le difficoltà della vita attraverso la musica e considera l’handicap una risorsa. A far da sfondo al concerto, in un connubio tra diverse espressioni creative, penseranno le opere del pittore Pablo T, proiettate in videomapping. Una serata nel segno del talento che la stessa performer toscana, anticipa, condividendo le emozioni. È la prima tappa di un mini tour piemontese. Frida Bollani, infatti sarà di nuovo in concerto ad Alba il prossimo 4 settembre, per Attraverso Festival.
Frida, cosa si aspetta da questo concerto?
«Che la gente stia bene e si rilassi con la musica, dimenticando per un po’ i problemi quotidiani».
Come sceglie il repertorio?
«È tutto molto estemporaneo anche se esiste una scaletta. Poi magari mi trovo davanti al pianoforte e mi va di suonare “Caruso”».
Ha detto che le note sono i suoi colori. Cosa intende?
«Sono ipovedente, perciò un suono può darmi ad esempio la sensazione di verde, rispetto ad un oggetto che magari verde non è. Non corrisponde a questo colore. È tutto nella mia testa. Non mi piace la parola disabili come giudizio di valore. Preferisco dire diversamente abili, perché ogni persona riesce a fare cose che altri non fanno».
Suo padre, Stefano Bollani, è un grande jazzista, mentre sua madre, Petra Magoni è una voce importante della musica folk. Chi è Frida, musicalmente?
«Non amo le etichette, in casa mia si è sempre ascoltato di tutto. In questo concerto avrò un motivo in più per sentirmi a casa, visto che mia zia, Manuela Bollani, è nata ad Alba, quindi conosco bene queste zone».
C’è qualche episodio che la lega a Torino?
«Nel 2017 ero affascinata dal pop e andai a sentire Ariana Grande al Palaolimpico. Un’esperienza che non dimentico».
Ha un sogno?
«Riuscire finalmente ad incidere la mia musica».

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