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La Galleria Umberto Benappi celebra Vik Muniz

Dalla spazzatura di Rio ai musei internazionali, il viaggio creativo dell’artista brasiliano

La Galleria Umberto Benappi celebra Vik Muniz

L'interno della Galleria Umberto Benappi

Di Vik Muniz il noto gallerista Gian Enzo Sperone dice: «L’ho conosciuto a New York nel 1996, dopo aver visto alcune sue opere della serie “The Sugar Children” nella galleria di Tricia Collins a Soho che ho trovato sin da subito impressionanti. Le sue fotografie, sin dagli inizi, presentano una varietà linguistica straordinaria. Vorrei un giorno poterlo convincere a esporre tutti i suoi originali, realizzati con carne cruda, cioccolato, marmellata, zucchero, polvere, pigmenti, carta, giocattoli, spilli e chilometri di fili, diamanti, ecc. Sì, perché questa risulta di gran lunga la parte più eccezionale del suo modo di esprimersi».

DAL 19 SETTEMBRE AL 9 NOVEMBRE
Dalla collezione di Gian Enzo Sperone e anche da collezionisti provati provengono le grandi stampe che si potranno ammirare da giovedì 19 settembre e fino al 9 novembre prossimo alla Galleria Umberto Benappi di Torino. Una rassegna, quella che si inaugura nella notte di “Ouverture”, la notte dell’arte contemporanea promossa da Tag, Torino Art Galleries, che rende omaggio al più famoso artista brasiliano contemporaneo, le cui opere si trovano nei più importanti musei del mondo, dal MoMa al Guggenheim e al Whitney, dalla Tate al Victoria and Albert Museum, dal Museu de Arte Moderna de Sao Paolo al Museum of Contemporary Art di Tokyo, al Centre Pompidou di Parigi.

LE OPERE IN MOSTRA
Tra le opere esposte negli spazi di via Andrea Doria si segnala l’iconica serie delle 9 Jackie (2001), originariamente realizzata da Andy Warhol dalle foto pubblicate su Life al funerale del presidente J.F. Kennedy. La serie è parte delle “Pictures of chocolate”, realizzate nel 1997 con lo sciroppo di cioccolato. Alle “Pictures of junk” appartengono, invece, due lavori di ispirazione classica, “Leda e il cigno, da Leonardo da Vinci” (2009) e “Vulcano che fabbrica le frecce ad Amore, da Alessandro Tiarini” (2006). Pictures of junk è la serie ambientata nella più grande discarica del mondo, appena fuori Rio De Janeiro. Quella discarica che per Muniz è l’unico posto a Rio de Janeiro dove gli estremi della società si incontrano: la spazzatura dei ricchi e quella dei poveri.

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