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Al Valentino
29 Ottobre 2024 - 18:41
l “Ritratto della Signora Martinez de Hoz” di Giovanni Boldini
Dai reperti di archeologia alle opere del Futurismo, dalle statue cinesi del II secolo a.C. ai jukebox del secolo scorso. Ci sono più di duemila anni di arte in mostra in questi giorni alla Promotrice delle Belle Arti di Torino. «E vi sono rappresentati i più famosi artisti italiani, da Boldini a De Chirico» assicura Aldo Ajassa, presidente dell’Apa, Associazione Piemontese Antiquari. C’è un viaggio nei secoli e nei continenti nell’ottava edizione di “Apart Fair - Art & Antiques”, la fiera d’antiquariato organizzata dall’Apa, in collaborazione con Ascom e Federazione Italiana Mercanti d’Arte, che oggi, mercoledì 30 ottobre, apre le porte al pubblico nella palazzina di via Diego Balsamo Crivelli 11 al Valentino. Con i suoi 40 espositori provenienti da varie parti d’Italia, la rassegna scriverà fino a domenica 3 novembre un capitolo importante nella settimana dell’art week torinese. Sì, perché, come sottolinea la presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa, «l’antiquariato è cultura, è ricerca».
Molto vasta la proposta espositiva. Si spazia dai dipinti ai tappeti, dai mobili, alle ceramiche.
Tra le opere in mostra spiccano il “Ritratto della Signora Martinez de Hoz” di Giovanni Boldini, una composizione di Dora Maar, il busto di Giovanni Battista Trucchi di Levaldigi di Bernardo Falconi, il “Ritratto di Margherita De’ Medici Farnese” di Justus Sustermans, una lampada di Emile Gallè. Di grande interesse una serie di lavori futuristi, come un acquerello di Uberto Bonetti, uno studio per la copertina della Rivista del Popolo d’Italia di Marcello Nizzoli, l’Aeropittura su un giornale degli anni Trenta di Michele Falanga, un olio su tela di Guglielmo Sansone Tato. Di Ismaele Nones il grande dipinto contemporaneo che dialoga con una pittura ottocentesca di Georg Speyer. E ci sono anche i juke box. Nel salone centrale fanno bella mostra di sé i 6 juke box più rari al mondo, juke box Wurlitzer degli anni ’30, ’40, ’50. Tutti funzionanti, compreso un juke box da tavolo, il più piccolo mai costruito.
«Tutte opere di grande valore e tutto certificato» è ancora Ajassa. Che spiega: «Questa è l’unica mostra di antiquariato in Piemonte che garantisce l’autenticità delle opere. Ogni opera, infatti, viene sottoposta al vetting, ovvero al vaglio di una commssione di esperti internazionali altamente qualificati che attesta la conformità dell’opera alla didascalia esplicativa che l’accompagna». All’interno di Apart anche una mostra di manifesti cinematografici degli anni ’30 e ’40 di film di Sherlock Holmes. Ce n’è, insomma, per tutti i gusti. «Lo scopo di questa rassegna è quello di coinvolgere varie fasce d’età - specifica Ajassa - anche il pubblico più giovane». E a questo si rivolge il contest fotografico di nuovo organizzato, in occasione della mostra, in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design.
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