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Eccellenze di Torino
02 Novembre 2024 - 06:18
Chef Christian Mandura
Vietato arrivare prima delle 20, nessuno vi aprirà la porta. Sì perché l’avventura all’Unforgettable Experience di via Lorenzo Valerio 5/b, al Quadrilatero, nel cuore di Torino, inizia proprio lì. Da quel portone e da quel campanello che bisogna suonare prima di potere accedere all’interno di uno dei più suggestivi ristoranti della città, nato nel 2019 da un’idea del giovane chef torinese, classe 1990, Christian Mandura. Un’idea vincente dato che nel 2022 valse al locale la sua prima Stella Michelin. L’unica conferita quell’anno, in pieno Covid, a un ristorante di Torino. Luogo intimo, estremamente riservato - per questa ragione piace tantissimo ai Vip - dove i velluti rossi si amalgamo ad arredi di design e a luci soffuse, all’Unforgettable non ci sono tavoli a sedere ma solo un unico grande bancone dove dieci persone - non una di più - mangiano insieme. Questa l’idea vincente di Mandura, anticonformista di natura, informale, uno per il quale il cibo è davvero convivialità. Per il quale il cibo non accetta censure.
«L’idea nasce sei anni fa - spiega Christian Mandura - quando mi sono reso conto che avevo bisogno di dare un senso al mio lavoro. L’ho trovato nell’incontro con il mondo vegetale. La mia proposta di cucina è una prospettiva differente ottenuta con un gesto semplice: spostare la proteina o il carboidrato alla sinistra del piatto e mettere al centro ciò che normalmente è sempre stato considerato come un contorno». Una rivoluzione in atto che si esprime anche dal punto di vista dello spreco alimentare: «Adotto una lavorazione circolare dei vegetali - prosegue lo chef torinese formatosi nel ristornate della mamma, il Geranio di Chieri, per poi passare al Noma di Copenaghen e al Ristorante Del Cambio - intesa nel loro utilizzo completo, sfruttando anche le parti meno nobili che tendenzialmente vengono buttate, eliminando scarti e sprechi. Tutto del vegetale è commestibile, ma ovviamente dipende da come viene preparato e trattato». E c’è di più: rivoluzione nella rivoluzione, all’interno del ristorante non vengono accettate prenotazioni di persone che adottino un regime alimentare vegetariano e vegano o che non mangino pesce.
Fiore all’occhiello dell’Experience, inoltre, la giovane brigata di Mandura composta da Stefano Mancinelli e Sabrina Stravato, una brigata senza gerarchia dove chi cucina serve al banco e lava piatti, in sostanza non ci sono camerieri. E poi c’è lui, Jacopo Restagno, il sommelier, un vanto tutto torinese. Classe 1994, Jacopo è un ingegnere biomedico passato successivamente all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; è qui che si innamora del vino, diventato oggi un lavoro che svolge con una rara preparazione. Entrato nel 2022 nella squadra di Christian Mandura, Jacopo propone una carta composta da oltre 600 etichette dedicate alle produzioni artigianali di Italia, Francia ed Europa dell’est (Slovenia, Austria, Croazia, Ungheria). Una serata con lui rappresenta un viaggio nella storia dell’enologia dove, anche il più grande esperto, ha qualcosa da imparare.
Per quanto riguarda il menu, all’Unforgettable non si sceglie alla carta perché la proposta è unica per tutto il bancone di commensali che si siede per cenare allo stesso orario, viene sempre inserita una portata con il pane, mentre sulla tavola sono proposti esclusivamente i grissini tipici torinesi; anche i dessert hanno sempre una nota vegetale al loro interno.
L’Unforgettable Experience è aperto dal martedì al sabato a cena; il sabato anche a pranzo. Menu 150 euro (www.unforgettableexperience.info).
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