Cerca

teatro

Lino Guanciale, non solo tv: "Ecco chi è l'uomo più crudele del mondo. E sul commissario Ricciardi vi dico..."

L'attore di Avezzano da martedì 11 febbraio va in scena con Francesco Montanari alle Fonderie Limone

Lino Guanciale, non solo tv: "Ecco chi è l'uomo più crudele del mondo"

Lino Guanciale mentre abbraccia in scena Francesco Montanari

È stato l’avvocato Guido Corsi nella serie televisiva “Che Dio ci aiuti”, il cinico medico legale Claudio Conforti ne “L’allieva”, il misterioso commissario Ricciardi e recentemente anche il brigante Luigi Vampa de “Il Conte di Montecristo”. Ora a teatro Lino Guanciale è “L’uomo più crudele del mondo”. Il poliedrico attore di Avezzano insieme con Francesco Montanari porterà in scena, da martedì 11 a domenica 16 febbraio, alle Fonderie Limone di Moncalieri il testo scritto da Davide Sacco.

Chi è l’uomo più crudele del mondo?
«È Paolo Veres, il proprietario della più importante azienda di armi d’Europa, che per misteriosi motivi vuole affidare a un giornalista di una piccola testata un’intervista esclusiva. Ma l’ imprenditore sembra voler mettere a nudo il male che abita nel giornalista, quel male che abita in ciascuno di noi. Si creerà un climax in cui i due saranno ora vittima ora carnefice. Solo l’ultima battuta dello spettacolo darà un significato a questa sarabanda macabra e divertentissima».
Com’è nata l’idea dello spettacolo?
«Francesco Montanari ed io siamo amici da molto tempo, ci siamo conosciuti sul palcoscenico chiamati da Michele Placido per “Fontamara”. Francesco mi ha fatto leggere il testo di Sacco e mi ha subito entusiasmato».
Lei ha interpretato moltissime fiction, c’è un personaggio al quale è più legato?
«Ci sono personaggi che hanno avuto un ruolo importante nel mio percorso artistico: il commissario Cagliostro nella serie “La porta rossa”, ad esempio, e il commissario Ricciardi. Senza Cagliostro, dove ho dato prova di sostenere certi tipi di ruolo, difficilmente sarei diventato Ricciardi».
Il commissario Ricciardi lo rivedremo nella terza stagione...
«Sì, abbiamo finito di girarla a dicembre. Sempre su Rai 1 uscirà anche un’altra serie “Le libere donne di Magliano” dove io interpreto lo psichiatra Mario Tobino».
Torino è una città che conosce bene?
«Torino è stata la mia città dal 2004 al 2007, negli anni della mia formazione dopo l’Accademia. Stavo così bene che volevo rimanere. Almeno una volta all’anno devo ritornare. E poi Torino è la capitale teatrale del nostro paese, la capitale attoriale».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.