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Il disco

Il Franciacorta: con tutte quelle bollicine per Max Casacci diventa una musica

E’ uscito “Through the Grapevine", il nuovo Ep del chitarrista dei Subsonica

Max Casacci

Max Casacci durante la fase di registrazione dei suoni

Un rumore non è mai semplicemente e solo un rumore. In esso si cela una musica, basta saperla leggere, assemblarla e il gioco è fatto. E’ la poetica che sta alla base della composizione di Max Casacci, meglio conosciuto come il chitarrista dei Subsonica, ma anche produttore e sperimentatore del suono. E così, che tra un tour e l’altro, rigorosamente a base di sold out, Casacci si è concesso la pubblicazione di un nuovo Ep - disponibile dal 2 aprile - nato dai rumori del vino, o meglio, delle bollicine più famose d’Italia, quelle della Franciacorta. Si intitola, non a caso, “Through the Grapevine, in Franciacorta” (attraverso la vite) il progetto sempre alla ricerca di nuovi spunti, ritmi, suggestioni, tra registrazioni e manipolazioni delle infinite fonti sonore che ci circondano, arrivando a misurarsi anche con quelle più inaspettate, senza l’ausilio di strumenti musicali.

«Quando ho accettato l’intrigante invito a trasformare una cantina di vino Franciacorta in musica, non avevo bene in mente cosa avrei dovuto e potuto fare. Ma dopo un breve confronto con Chiara Bersi Serlini, che in passato ha lavorato nel mondo dell’arte contemporanea a Londra collaborando con artisti del calibro di Bill Viola, Francesco Vezzoli, Chris Cunningham e Aphex Twin, è stato immediato comprendere – racconta Max Casacci - che entrambi avevamo a cuore la ricerca di qualcosa che fosse puramente bello e inesplorato».

E così, il rombo di un trattore diventa linea di basso, “stappi” di bottiglie usati come percussioni, cisterne di vino che mutano in tamburi taglienti, il suono euforico delle bollicine che si liberano nel bicchiere e quello ovattato dei grappoli d’uva che cadono al suolo. Un’opera sonora senza precedenti, fluida e giocosa, ma anche metallica e scura, capace di ridisegnare ciò si pensava di conoscere. La raccolta nasce da una sonorizzazione realizzata, durante il Festival della Franciacorta, nelle Cantine Bersi Serlini. Un evento che ha visto visitatori, paesaggi, profumi, avvolti da suoni, tempi, melodie realizzati solo con elementi presenti e visibili nei vari ambienti, attraverso stimoli sonori in grado di attivare un’intima connessione con lo scenario circostante.

Il disco è scritto, prodotto, mixato da Max Casacci in Andromeda Studio, Torino e masterizzato da Luca Cordero.

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