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C'è "La settimana senza dio": la commedia cult sui matrimoni misti sbarca sotto la Mole

Il regista tunisino Mourad Ben Cheikh: "Tutti hanno reagito allo stesso modo, ridendo"

C'è "La settimana senza dio": la commedia cult sui matrimoni misti sbarca sotto la Mole

Una scena del film "Una settimana senza dio"

Giovedì 24 aprile alle ore 20,30 al cinema Fratelli Marx di corso Belgio il regista tunisino Mourad Ben Cheikh incontrerà il pubblico torinese per parlare del suo film “La settimana senza dio”, che resterà in programmazione fino al 30 aprile. Una commedia sui matrimoni misti, interpretata da Nicola Nocella e Amal Mannai. I due vogliono sposarsi, ma la famiglia di lei non cede: l’italiano deve convertirsi all’Islam e anche sostenere un’operazione delicata, la circoncisione, per arrivare puro alle nozze...

«Io mi sento il prodotto perfetto delle due culture - ci confida il regista - perché sono tunisino ma mi sono poi laureato al Dams di Bologna e la mia cultura cinematografica si è costruita soprattutto lì da voi: mi piaceva quindi l’idea di raccontare con ironia i punti su cui possiamo incontrarci o anche scontrarci». “La settimana senza dio” è stato uno dei maggiori incassi del 2024 in Tunisia, considerato il primo esempio di commedia d’autore nella storia del cinema tunisino, e si ispira a una legge del 1973 che vietava il matrimonio delle donne tunisine con uomini non musulmani e che è stata cancellata solo nel 2017. «Questa è una storia semplice e innocua, che può nascondere tantissime riflessioni su italiani e tunisini. Ogni personaggio porta la sua propria ideologia e strategia, il proprio retroterra culturale: la barriera della lingua apre un baratro che potrebbe essere definitivo».

Nel ruolo di Amadeus, l’italiano che va a Tunisi per prendere in moglie la donna che ama, c’è Nicola Nocella, attore di talento che il cinema italiano sta usando troppo poco. Nel ruolo della futura moglie c’è invece la “sconosciutaMannai: «Sono stato davvero fortunato a lavorare con Nicola, devo ringraziare un torinese, il regista Guido Chiesa, per avermelo presentato. Amal non la conoscete in Italia? Neanche in Tunisia: non è un’attrice, è la mia assistente alla regia ma mi sembrava perfetta per la parte e l’ho convinta. Ha già vinto dei premi per questo ruolo, credo di averci visto giusto».

Ben Cheikh sta accompagnando il film in giro per le sale, con un’anteprima molto applaudita al festival Bif&st di Bari. «Sono molto curioso di vedere come voi a Torino accoglierete il mio film. Finora ho avuto solo un pubblico del centro-sud e poi nei festival in giro per il mondo: tutti hanno reagito allo stesso modo, ridendo».

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