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Giulio Chiesa torna a casa e presenta "Per amore di una donna"

Anteprima al cinema Romano per il regista di Cambiano tra misteri d'Israele e legami indissolubili

Giulio Chiesa torna a casa e presenta "Per amore di una donna"

Una scena del film "Per amore di una donna"

Domani sera, mercoledì 28 maggio, alle ore 20 al cinema Romano in Galleria Subalpina il regista torinese Guido Chiesa torna in città per presentare in anteprima al pubblico locale il suo film “Per amore di una donna”, storia di una donna forte e indipendente che nasconde un passato di sofferenza. Insieme a lui la sceneggiatrice Nicoletta Micheli, che è anche sua moglie, e la co-protagonista Mili Avital: i tre saranno in sala per un saluto iniziale e poi al termine della proiezione per una chiacchierata con il pubblico (biglietti 8,50/6,50 €).

Una storia ambientata tra l’Israele degli anni Trenta e quello degli anni Settanta, su una donna che cerca una verità sulla sua vita passata di cui era all’oscuro: «C’è un giallo, un mistero che coinvolge due donne, legate da un filo invisibile ma indissolubile», spiega il regista, autore de “Il partigiano Johnny” e “Io sono con te”, ma anche del recentissimo “30 notti con il mio ex” con Edoardo Leo e Micaela Ramazzotti, uscito poche settimane fa. «Questo film era pronto già nell’autunno del 2023, ma la situazione politica tra Israele e Palestina ha spaventato le distribuzioni: a Fandango invece non è importato, hanno avuto coraggio. Abbiamo vinto a marzo il Bif&st di Bari e ora siamo qui».

Il film è ambientato in Israele ed è l’adattamento del romanzo “The Loves of Judith” dello scrittore israeliano Meir Shalev. «Questo film doveva farlo Gabriele Salvatores, ma non se ne fece nulla. A me lo hanno proposto già nel 2010 ma non ero convinto: la chiave di volta è stata lavorare sulla storia degli anni Settanta, sull’indagine che lega queste due donne. Racconta molto del sogno rappresentato dalla nascita dello stato di Israele, che non poteva che essere girato lì».

Per amore di una donna” è stato girato quasi interamente in Sicilia, con un cast internazionale e recitato in inglese. «Uscirà anche doppiato in italiano, ammetto che mi spiace perché si perde la voce degli interpreti, è una cosa non amo. Lavorare con un cast così vario è stato una figata, lo confesso».

Originario di Cambiano, dopo aver vissuto a lungo a Torino Guido Chiesa è pronto a tornare domani sera sotto la Mole: «Ammetto che sono molto poco invitato in città, mi piacerebbe essere più presente: speriamo che il ritorno a casa di domani sera sia l’inizio di un nuovo corso».

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