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Il ritorno di Colter Shaw, così Jeffery Deaver trasforma l'ecothriller in spy story

Un disastro naturale dietro cui si cela una mano criminale per il "tracker" più famoso d'America

Il ritorno di Colter Shaw, così Jeffery Deaver trasforma l'ecothriller in spy story

Colter Shaw è un cacciatore di taglie, alla fin fine. Il suo mestiere è trovare le persone, in cambio di una ricompensa. Ma spesso la sua gratificazione è sistemare le cose, portare giustizia. Come impone il canone del raddrizzatore di torti solitario, anche Jeffery Deaver gli consegna grandi capacità di analisi, nell’uso delle armi, nella sopravvivenza (cresciuto e addestrato da un padre survivalista e complottista, e a ben ragione visto che è stato assassinato). Qui, però, il nemico sembra la furia della natura.

In “Più in là del nulla” (Rizzoli, 20 euro, traduzione di Sandro Ristori), Shaw è nella Tenuta, la casa rifugio di famiglia in California, intento a fare i conti con una sconvolgente verità sulla sua famiglia, che potrebbe sottendere un pericolo. Quando viene chiamato in azione da sua sorella.

Dorion Shaw è infatti ingegnere civile specializzata nel far fronte a disastri naturali (nella famiglia Shaw nessuno è “tranquillo”, meglio per tutti non sapere perché il fratello maggiore sembra l’ufficiale di qualche esercito segreto che lavora per il governo...) ed è alle prese con l’esondazione del fiume Never Summer, ingrossato dalle piogge che ha rotto gli argini e, dopo aver travolto delle auto, minaccia di allagare la cittadina mineraria di Hinowah. Con l’emergenza in mano al sindaco della cittadina che si fa capo della polizia perché gli piace avere la pistola, misteriosi ritardi nei soccorsi, Colter scopre una drammatica verità: quell’argine è stato fatto saltare. Da chi? E perché?

Jeffery Deaver, noto per “Il collezionista d’ossa” e il detective Lincoln Rhyme, cala il suo cacciatore di taglie in una avventura dove l’ecothriller si fa anche spy story, con una incursione nel mondo del fantasy (ma i lettori capiranno perché).
Nella piccola cittadina ex mineraria, dove una anziana nativa non intende lasciare casa (e lo spiega sfoggiando un vecchio revolver) e dove si consuma una faida da decenni per il controllo dell’acqua, fra miniere e fattorie, potrebbe celarsi anche un giacimento di litio dal valore incalcolabile. Sufficiente per giustificare una strage?

Già protagonista di una serie TV negli USA, Colter Shaw “L’Inquieto”, è il personaggio che guarda dove nessuno guarda e trasforma il calcolo delle probabilità in strategia (e come da canone impone, sì: ha un momento di intimità con una delle persone coinvolte nell'indagine). La modernità dei temi e il sacrosanto rispetto dei canoni della spy story: ecco cosa lo rende un thriller da non perdere.

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