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LA MOSTRA

Al Forte di Bard arrivano gli eroi del Sol Levante

Un viaggio tra miti giapponesi e supereroi tra arazzi antichi, incisioni e stampa su seta

forte di bard gn

La maestosa fortezza del Forte di Bard

Il celebre trittico xilografico “La strega Takiyasha e lo scheletro del padre” di Utagawa Kuniyoshi con l’immagine drammatica e fantastica della principessa Takiyasha intenta a recitare un incantesimo su una pergamena, mentre uno scheletro gigante emerge dal vuoto. I raffinati guerrieri di Katsushika Hokusai, quello della famosa onda di Kanagawa. Le stampe di Utagawa Kunisada, il più popolare e prolifico disegnatore di stampe su blocchi di legno Ukiyo-e del Giappone del XIX secolo. E poi opere di altri maestri dell’Ukiyo-e, immagini del Mondo Fluttuante che narrano di eroine impavide, di saghe leggendarie, di drammi struggenti, romantici, fino ai supereroi manga, ai ninja, personaggi che hanno conquistato il mondo con le loro storie.

C’è un mondo di eroi in mostra al Forte di Bard. Non gli eroi della Marvel, non Spider-Man o Capitan America, Iron Man o Hulk; non gli eroi del mondo occidentale, ma quelli votati al sacrificio, gli eroi d’onore del paese del Sol Levante. Del resto la prima eroina della storia era una giapponese. Da questa eroina con gli occhi a mandorla, una principessa nata nel 1848, parte il racconto della mostra che si è aperta al pubblico giovedì scorso nelle sale delle Cantine del Forte aostano. “Eroi, evoluzione di un mito. Dal Giappone antico al contemporaneo” è il titolo della rassegna curata da Paolo Linetti in collaborazione con Vidi Cultural e l’associazione culturale Mnemosyne (rimarrà allestita fino al 30 novembre prossimo). In esposizione 86 opere, alcune autentici capolavori, provenienti in gran parte dalla collezione del Museo d’Arte Orientale Mazzocchi di Coccaglio e dall’Associazione Mnemosyne. Dipinti, preziosi arazzi della fine del XVII secolo, storiche incisioni su rame, stampe su seta e numerose xilografie compongono una rassegna divertente, colorata e molto pop. Articolata in otto sezioni ripercorre le imprese di figure epiche, gesta di uomini realmente esistiti che fecero l’impresa impossibile, guerrieri leggendari, eroine dalla spada impietosa, ragazze pronte a morire per testimoniare la potenza del proprio amore.

Una rassegna che, spiegano gli organizzatori, «si propone due obiettivi: comprendere quali siano le caratteristiche che definiscono un eroe in quanto tale, passando dal Monte Olimpo al Fuji, confrontando la natura dell’eroe nipponico con quella della cultura dell’epica mediterranea, e scoprire come il concetto di supereroe fosse un argomento ben radicato in Giappone prima che in Occidente».

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