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Musei Reali

Torino riscopre i capolavori di Guido Reni e Gentileschi

Le due mostre dedicate ai maestri del Seicento inaugureranno la stagione autunnale dall'11 ottobre

Musei Reali

Il San Giovanni Battista e l'Annunciazione

Corpi luminosi e forme armoniche, volti giovani, belli, celebrati dal pennello del più rinascimentale dei pittori del Seicento, il più amato dalla vanitosa corte sabauda: Guido Reni. Sarà l’artista bolognese (1575 - 1642) a inaugurare la stagione autunnale dei Musei Reali in un’ampia esposizione, dall’11 ottobre al 18 gennaio, curata da Annamaria Bava e Sofia Villano in occasione dei 450 anni dalla nascita.

Il “divino” Guido Reni nelle collezioni sabaude renderà omaggio in Galleria Sabauda a uno dei più autorevoli pittori del Seicento, celebrato autore di pale d’altare, affreschi e quadri da cavalletto per committenti di altissimo prestigio, del cui gusto colto e aristocratico fu uno dei massimi interpreti.

La grande ispirazione tratta dai maestri del Rinascimento, l’influenza del contemporaneo Caravaggio le cui figure erano sempre una contemplazione della bellezza, furono i mezzi con cui Guido Reni riuscì a ritagliarsi un posto d’onore alla corte dei Savoia i quali gli commissionarono decine di lavori.

In mostra ci saranno tutti quelli appartenenti alla collezione dei Musei Reali, tra cui il capolavoro custodito in Galleria Sabauda, ovvero, il San Giovanni Battista del 1635, più altri prestiti provenienti dai Musei Internazionali. Da Guido Reni a un altro grande del Seicento, Orazio Gentileschi che sarà celebrato a Palazzo Chiablese dall’8 novembre al 14 aprile e in cui spiccherà la celebre “Annunciazione” realizzata per il duca di Savoia nel 1623.

“Orazio Gentileschi. Un pittore in viaggio” è il titolo della mostra dedicata all’artista toscano la cui qualità pittorica fu premiata da un successo in vita pari a quello di Caravaggio, Rubens e Van Dyck e da una consolidata fortuna presso committenti e collezionisti internazionali che lo portò a calcare centri artistici di primo piano e le più importanti corti italiane - come appunto quella sabauda - e straniere. La rassegna, curata da Annamaria Bava e Gelsomina Spione, ruoterà attorno al tema del viaggio, nella sua doppia valenza di percorso di formazione e di ricerca di affermazione. Ogni sezione sarà organizzata seguendo le tappe degli spostamenti del pittore, mettendolo in dialogo con i contesti figurativi e con gli artisti di volta in volta incontrati, con le figure dei committenti e con le esigenze del mercato.



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