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Se il teatro si fa tra tombe e lapidi (al cimitero)

Teatro degli Acerbi porta “Dormono… sulle colline” nel cimitero di Tigliole

Se il teatro si fa tra tombe e lapidi (al cimitero)

Gli attori del Teatro degli Acerbi

A teatro come non avreste mai immaginato di trovarvi: tra tombe, lapidi e vialetti di un cimitero. È proprio nel cimitero di Tigliole (provincia di Asti) che il Teatro degli Acerbi ambienterà questa sera, domenica 24 agosto, lo spettacolo “Dormono… sulle colline” con Patrizia Camatel, Matteo Campagnoli, Fabio Fassio, Elena Romano e con le musiche dal vivo di Tiziano Villata. Un’esperienza itinerante che condurrà gli spettatori, nel corso di un’ora, tra le lapidi di pietra, gli alberi e i cespugli. Una perfetta scenografia per un viaggio tra musica e parole.

Le parole saranno quelle dei racconti di Spoon River di Edgar Lee Masters, riletti da Pietro Giovannini, mentre sullo sfondo risuoneranno le canzoni di Fabrizio De André, «probabilmente colui — dicono gli organizzatori — cui il poeta statunitense deve di più in termini di popolarità in Italia», grazie all’album “Non al denaro non all’amore né al cielo”Tre repliche in programma nell’arco della giornata: alle 7, alle 20 e alle 22 — con il sole, al tramonto e di notte — per creare suggestioni diverse. Ingresso 5 euro; prenotazioni al 333 964 9377 (residenti a Tigliole) e al 328 706 9085 (altri spettatori). «La riflessione — commentano dal Teatro degli Acerbi — è sulle nostre radici ma anche sul significato della vita in generale, del lavoro e della morte: è la costituzione temporanea di una “comunità verticale” dove viventi e vissuti, per un’ora, celebrano le proprie storie».

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