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Il progetto

Una piazza, un giardino e le sue grandi opere: così rinascerà la Gam di Torino

I lavori non inizieranno prima del 2027, il budget è di 27,5 milioni di euro: ecco tutti i particolari

La Gam

Il rendering del progetto

And the winner is, il vincitore … qualche secondo di suspence e poi Marco Gilli legge il nome contenuto nella busta rossa: la Mvrdv di Rotterdam. È lo studio di architettura e progettazione urbana olandese, insieme con Balance Architettura ed EP&S Group di Torino, il dottor Michelangelo Di Gioia e il professor Filippo Busato, il vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione della Galleria d’Arte Moderna di Torino. Ad annunciarlo ieri in diretta ad una folta platea della stampa nazionale e internazionale il presidente della Compagnia di Sanpaolo Marco Gilli, presidente anche della giuria del concorso.

Qualificandosi prima tra i cinque finalisti dei 49 partecipanti al bando, lanciato lo scorso aprile dalla Fondazione Torino Musei e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, la Mmvrd mette la sua firma in calce al progetto di quella che sarà la nuova Gam.

Una Gam, dicono dallo studio di Rotterdam collegatosi in streaming, «che abbiamo ripulito da interventi fatti precedentemente, mantenendo, però, le tracce di un passato che andava preservato, perché il museo ha una grande storia». E aggiungono: «Non solo un museo, ma un luogo vivente che fa parte della città». Un edificio aperto verso la città e verso il futuro.

Alla città e al futuro la nuova Gam si aprirà con il giardino, con una piazza, con un incremento degli spazi, con un uso razionale degli stessi, con un utilizzo migliore dei depositi, con scelte tecnologiche che terranno conto della sostenibilità, del risparmio energetico, di una migliore fruizione.

Il budget previsto per la riqualificazione di questo «luogo iconico dal punto di vista architettonico e di contenuti» come lo definisce il sindaco Lo Russo, è di 27,5 milioni di euro. «Si tratta del più importante investimento museale a livello nazionale» rimarca il presidente della Fondazione Torino Musei Massimo Broccio. Il costo sarà coperto dalla Compagnia di San Paolo, la quale metterà a disposizione le proprie competenze e professionalità per seguire tutte le fasi della realizzazione del progetto al fianco della Fondazione Torino Musei. «Un progetto di impatto a livello territoriale – sottolinea il presidente Gilli – e con valenza nazionale e internazionale».

Il cronoprogramma dei lavori prevede due fasi. Una prima fase riguarderà i vari studi di fattibilità e le varie fasi approvative e impegnerà tutto il prossimo anno. Nel primo semestre del 2027, poi, l’avvio dei lavori con l’assegnazione delle gare d’appalto. «Stiamo valutando se durante i lavori mantenere comunque aperta la Gam o chiuderla per un certo periodo – è ancora il presidente Gilli –. Nel primo caso i lavori si protrarranno per un tempo maggiore, nell’altro caso si procederà più in fretta».

Ai vincitori del progetto (che verrà presentato nel 2026) è andato un premio di 100 mila euro, al secondo classificato, Kengo Kuma & Associates Europe, un premio di 50 mila euro, 30 mila al terzo, Guillermo Vázquez Consuegra Arquitecto, e 20 mila al quarto e al quinto, rispettivamente Mario Cucinella Architects e ACPV Architects.

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