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Arte e dintorni

Il Museo del Cinema non si ferma neppure a Natale: porte aperte dalle 14

Da vedere anche le mostre: "Pazza idea. Oltre il ’68: icone pop nelle fotografie di Angelo Frontoni" e "Manifesti d’artista"

Museo Nazionale del Cinema di Torino

Museo Nazionale del Cinema di Torino

Il Museo del Cinema di Torino si distinguerà oggi in città per la sua apertura, l'unica per quanto riguarda i Big, nel giorno di Natale. Le porte della Mole Antonelliana si spalancheranno alle 14 per poi richiudersi alle 19. In sostanza, dopo il pranzo, il panettone si potrà gustare tra oggetti unici, manifesti, sceneggiature originali, all'interno di uno dei Musei più amati in Italia.

Per quanto riguarda le mostre, da vedere in questo periodo: "Pazza idea. Oltre il ’68: icone pop nelle fotografie di Angelo Frontoni", a cura di Carlo Chatrian con Roberta Basano ed Elena Boux, un avvincente racconto degli anni Settanta e Ottanta visti attraverso l’obiettivo del fotografo Angelo Frontoni, che, con eleganza e ironia, ha saputo cogliere e catturare lo spirito e le contraddizioni di quegli anni. Grazie al suo inconfondibile gusto barocco, sempre ai limiti dell’eccesso, la seduzione si fonde con l’ironia del suo sguardo, provocazione e dolcezza convivono in un equilibrio sorprendente, e oggi queste immagini ci raccontano la storia dello spettacolo di un’epoca e, soprattutto, i desideri e le fantasie di una generazione.

Allestita nell’Aula del Tempio e lungo la Rampa Elicoidale, 200 fotografie ritraggono 62 artisti nazionali e internazionali che accompagnano i visitatori in un viaggio per immagini attraverso due decenni di grande trasformazione sociale e politica, ben raccontati e interpretati dai protagonisti di quegli anni, attori, cantanti e modelle. La mostra non si limita a raccontare un’epoca ma vuole anche creare un dialogo su temi quale l’identità di genere, la provocazione, la trasgressione e l’esposizione del proprio corpo, una sorta di ponte tra le nuove generazioni e chi ha vissuto quegli anni, invitando a riflettere su ciò che resta.

"Manifesti d’artista", a cura di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo. Allestita al piano di accoglienza della Mole Antonelliana, le opere in mostra provengono dalle Collezioni del museo, veri e propri gioielli nascosti, nella maggior parte dei casi esposti per la prima volta. La loro particolarità è di essere incursioni nella cartellonistica cinematografica ad opera di artisti capaci di trasformare l’affisso pubblicitario in opera d’arte a sé stante. Grazie a questi autori, i manifesti assumono un’autonomia artistica che prescinde dai film per cui sono stati realizzati. Dietro ogni manifesto c’è la mano di un artista eclettico, capace di trasformare in tratto grafico la propria grande creatività. Attraverso le opere di questi autori, occasionalmente prestati alla promozione cinematografica, si percepisce la vivacità culturale degli anni in cui hanno.

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