Cerca

I GUSTI DI UNA VOLTA

La tiella di Gaeta è “fusion”
Un misto di sapori e cultura

La versione che oggi appare più diffusa è quella a base di polpo

La tiella di Gaeta è “fusion”Un misto di sapori e cultura

Per fare la base della tiella si può usare l’impasto del pane

La tiella è un piatto tradizionale che affonda le sue radici nella pittoresca città costiera di Gaeta. Con il suo importante porto, la città di Gaeta è stata una località marittima vitale fin dall'epoca romana. Nel corso dei secoli, il porto di Gaeta è diventato un crocevia di culture, con influenze culinarie provenienti da tutto il Mediterraneo e oltre.

La tiella di Gaeta è uno dei risultati di questa fusione di sapori e tradizioni gastronomiche. Si tratta di una preparazione originariamente povera con cui i pescatori mettevano insieme ingredienti di terra e di mare tra due sfoglie di pasta di pane: un piatto unico, gustoso e completo sotto il punto di vista nutrizionale, oggi rappresentativo del territorio e molto richiesto dai turisti. I ripieni della tiella di Gaeta sono i più diversi e variano da quelli totalmente vegetali a quelli con le farciture di mare. La versione più diffusa oggi e forse rappresentativa è quella con il polpo come protagonista.


Il ripieno è infatti formato da polpo o polipetti cotti e teneri, uniti a cubetti di pomodoro, aglio, prezzemolo, olive, sale, olio, pepe. Per la base della tiella si può usare invece l’impasto del pane: sciogliete il lievito in poca acqua a temperatura ambiente, poi versate il miscuglio in una ciotola con la farina.

Amalgamate leggermente con una forchetta, aggiungete olio e sale, quindi impastate. Dopo aver formato una palla liscia è importante lasciare lievitare in luogo riparato circa un'ora o comunque fino al raddoppio del volume. Quindi formate due fogli di pasta stendendola con il mattarello: mettetene una nella teglia, versate il ripieno e chiudete la tiella con il secondo foglio di pasta. Infine ungete abbondantemente la superficie: i gaetani sostengono che il segreto di una buona tiella sia l’uso abbondante di olio prodotto con olive itrane il quale, come da tradizione,"deve scorrere fino ai gomiti".

A questo punto infornate controllando il livello di doratura per la cottura. Sembra che la parola "tiella" derivi dal termine latino "tegula": è possibile che la tiella fosse una pietanza rustica cotta nei forni a legna che venivano utilizzati per cuocere le tegole e si dice che questo metodo di cottura conferisse alla tiella un sapore unico, arricchito dai residui di legno bruciato. Oggi, la tiella continua ad essere un'importante tradizione gastronomica nella città di Gaeta e nella regione circostante, proposta in tutti i ristoranti tradizionali.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.