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Uomo nel bagagliaio - L'autopsia

Conforti non è stato ucciso, lo ha fulminato un infarto dopo aver preso delle sostanze

Par capire se si tratta di droga o di altro bisognerà attendere l'esito dell'esame tossicologico

La vittima

Marco Conforti

Marco Conforti non è stato assassinato. E' quello che risulterebbe dall'esito dell'autopsia eseguita questa mattina a Torino. 

Fonti vicine agli investigatori, escludono che l'uomo sia stato ucciso: pare che a causare decesso sia stato un arresto cardiaco dovuto all'ingerimento di sostanze stupefacenti.

La qualità e il tipo verranno resi noti all'esito del tossicologico. 

Assume dunque altri contorni il giallo dell'uomo, imprenditore di 56 anni di Castagneto Po, trovato cadavere nel bagagliaio della sua auto, una Range Rover grigia, domenica sera a Torino.

Come c'è finito Conforti lì? C'è andato da solo o qualcuno l'ha accompagnato e ha poi abbandonato l'uomo senza soccorrerlo?

A questi interrogativi stanno lavorando gli uomini della Squadra mobile diretta dal dirigente Luigi Mitola.

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