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Reggia di Venaria

Da Quentin Tarantino a Sgarbi: La Milanesiana arriva a Venaria

La grande mostra su Ezio Griabudo e la lectio del critico d’arte protagoniste il 22 giugno

Vittorio Sgabrbi

Il critico d'arte più seguito d'Italia

A suggerire l’idea di un omaggio a Ezio Gribaudo è stata la figlia Paola. «Ma il desiderio di dedicargli una mostra era anche mio» afferma Elisabetta Sgarbi, che accoglie la proposta di Paola e sceglie come location una cornice sontuosa: le sale della Reggia di Venaria. «La classicità delle sale - commenta - renderà ancora più evidente l’estro, l’ironia, le forme di Ezio». Ed è così che la 24esima edizione de La Milanesiana, la rassegna itinerante ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi celebra il grande artista, editore e grafico torinese, ad un anno dalla sua scomparsa, con una mostra che si inaugura oggi nella residenza sabauda.


Dopo l’anteprima di aprile a Milano con Quentin Tarantino, la “Rosa” dipinta da Franco Battiato (quest’anno rielaborata da Franco Achilli), simbolo di questo festival itinerante in programma dal 23 maggio al 27 luglio con eventi in 23 città italiane, fa ora tappa alla Reggia di Venaria e propone nella serata inaugurale il vernissage di due mostre, oltre a quella di Gribaudo una personale di Jo Endoro, e una lectio di Vittorio Sgarbi, critico d’arte e sottosegretario alla Cultura, il quale, ovviamente, darà spettacolo.


Le luci su La Milanesiana torinese si accenderanno alle 19 al secondo piano delle Sale delle Arti della Reggia con il vernissage di “Ezio Gribaudo. Poesia della materia”, cui presenzieranno Elisabetta e Vittorio Sgarbi e Paola Gribaudo. Ospitata fino al 24 settembre, presenterà una selezione di opere del maestro emblematiche della suo percorso artistico dagli anni Sessanta a oggi. Alle 20, poi, i riflettori illumineranno la Corte d’onore della Reggia per l’altro vernissage, quello dello scultore contemporaneo Jo Endoro.

«Una nuova mostra di un artista “nuovo”, classico e contemporaneo - commenta Elisabetta Sgarbi -. Erede di una grande tradizione di scultori del marmo, Jo Endoro non smette di cercare di rinnovarla. Nella cornice dei giardini della Venaria, le sue opere si segnaleranno per una elegante distonia».


Alle 21, poi, la scena sarà tutta per il sottosegretario alla Cultura che nella sua lectio proporrà un’avvincente “Caccia al tesoro dell’arte”. La condurrà nella Cappella di Sant’Uberto dove, seguendo le tracce del suo ultimo libro “Scoperte e rivelazioni”, racconterà le opere d’arte scoperte nella sua carriera, scovate musei, nei palazzi, nelle case d’aste e nelle pievi di provincia.

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