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L'arte fuori porta
10 Agosto 2023 - 15:30
Vincent van Gogh in uno dei tanti quadri custodi nel museo
E’ considerata la seconda più importante collezione di Vincent van Gogh del mondo. E’ custodita nel meraviglioso Museo Kröller-Müller di Otterlo, nei Paesi Bassi, fondato da Helen Kröller-Müller, una delle maggiori collezioniste del ‘900 cui va il merito di avere portato, in questo gioiellino dell’arte unico sull’intero pianeta, anche opere di Claude Monet, Georges Seurat, Pablo Picasso e Piet Mondriaan, per non parlare di quelle di De Stijl, del Futurismo e di tanti altri nomi del contemporaneo.
E, come se tutto ciò non bastasse, il nostro consiglio per gli amanti dell’arte è quello di non farsi sfuggire durante l’estate la possibilità di un viaggio da quelle parti per ammirare, oltre la considerevole collezione di van Gogh (“Terrazza del caffè la sera”, “Place du Forum, Arles”, solo per citarne alcuni) la mostra “Il futurismo & l’Europa. L’estetica di un nuovo mondo”, curata dal professor Fabio Benzi, docente presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti, in corso fino al 3 settembre 2024. Un’occasione imperdibile alla quale unire una giornata immersi nel verde del parco di Veluwe per perdersi fra arte e natura. E, appunto, Futurismo.
La mostra presenta dipinti e sculture, mobili, tappeti, ceramiche, design di interni e scenografie, abbigliamento, libri e opere grafiche, oltre a tutti i tipi di utensili come la famosa bottiglia di Campari Soda. Si tratta in un’immersione completa del Futurismo attraverso tutti i suoi risvolti pratici, le sue teorie scientifiche e fisiche, le sue riflessioni sul mondo e sull’esistenza. Qui, non possono mancare nomi quali Balla o Depero con la loro “Ricostruzione Futurista dell’Universo”. Per non parlare degli autori che facere conoscere il movimento all’Europa nel 1912, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo e Gino Severini con le opere custodite dallo stesso museo e tantissime altre provenienti dai prestiti internazionali. Presenti in mostra anche tanti artisti delle avanguardie come Theo van Doesburg, Gerrit Rietveld, Georges Vantongerloo, Sonia Delaunay, Le Corbusier, Pablo Picasso, Olga Rozanova, Natalia Goncharova, El-Lissitzky, Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, Walter Gropius, Oskar Schlemmer e Alma Siedhoff-Busscher.
Il Futurismo, infatti, nonostante i tanti dibattiti e i pareri contrastanti che a inizio del secolo scorso generò per via delle sue idee, è innegabile che, grazie fusione tra arte e vita, aprì all’avanguardia europea una strada del tutto nuova, forse la più feconda del Novecento. Per i futuristi entrare nella scena delle avanguardie internazionali significò allargare i propri orizzonti e affinare le proprie idee. La mostra è corredata da un omonimo catalogo sempre a cura di Fabio Benzi.
Fabio Benzi
Il professor Fabio Benzi, è nato a Roma il 24 dicembre 1958, è docente ordinario presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti. Ha svolto studi e pubblicato numerosi libri e contenuti sulla pittura e sulla scultura dalla seconda metà del XIX al XX secolo, su temi che vanno dal preraffaellismo inglese all’arte europea fra le due guerre.
In particolare, le sue ricerche si sono concentrate su Art Nouveau, Decò, Valori Plastici, Novecento Italiano, Scuola Romana e, appunto, sul Futurismo per il quale, di recente, ha curato la bellissima e completa mostra di Otterlo, appunto. Non a caso, nel corso della sua carriera, un particolare approfondimento è stato dedicato ad artisti quali Giacomo Balla, in primis, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Felice Carena, Emanuele Cavalli, Galileo Ghini, Giorgio De Chirico, Gino Severini, Mario Sironi. Il suo interesse ha toccato qualsiasi ambito artistico arrivando ad approfondire anche universi come Rinascimento, Barocco, Neoclassicismo. Ha insegnato ovunque in Italia, fa parte dei più importanti comitati scientifici dell’arte, tra cui la Commissione dell’Associazione Mario Sironi, per lo studio e l’autenticazione delle opere del Maestro, e della Fondazione Giorgio e Isa De Chirico.
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