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Alla scoperta dei grandi vini piemontesi

Il vino che era simbolo di ricchezza, se gli uccelli non si mangiavano tutta l'uva

L'Uceline, prodotto con l'Uvalino, un vitigno raro e riscoperto nel nuovo millennio nel Monferrato

Il vino che era simbolo di ricchezza, se gli uccelli non si mangiavano tutta l'uva

C’è un vino, in Piemonte, che in tempi lontani era quello che oggi definiremmo uno status symbol, la presenza di una bottiglia nelle case era segno se non di ricchezza almeno di benessere: era l’Uvalino. Una storia antica, poi dimenticata, tornata a vita nel nuovo millennio.

Le prime testimonianze del vitigno, nel Monferrato, sono dell’Ottocento, ma già un paio di secoli prima c’erano cronache di un vitigno che maturava tardivamente, praticamente a ottobre, tanto che la maggior parte degli acini veniva mangiata dagli uccelli.

Uceline


È per questo che la Cascina Castlet, a Costigliole d’Asti, ha battezzato il suo vino “Uceline”. Qui, tanti anni fa, è partita la riscoperta dell’Uvalino, con Mariuccia Borio, la produttrice, che impianta il primo filare nel 1992 e porta avanti una lunga ricerca - tanto che la prima commercializzazione avviene con l’annata 2006 - in sinergia con l’Istituto sperimentale per l’enologia di Asti. Nel 2002, il riconoscimento in Gazzetta Ufficiale: l’Uvalino è tornato a essere un vitigno riconosciuto.
Ancora oggi la sua vendemmia arriva a ottobre inoltrato, poi le uve restano a maturare in “fruttai” per ancora un mese. In seguito, l’affinamento in tonneaux di rovere e almeno un anno in bottiglia. Sulle bottiglie c’è l’indicazione Monferrato Rosso. E la produzione è di poche migliaia di bottiglie l’anno. Resta quindi una chicca per intenditori.

Caratteristiche

Magnifico colore rosso porpora intenso con belle tonalità granate che variano a seconda delle annate e del periodo di maturazione.
Profumo ampio, intenso, di frutta matura e spezie dolci, sensazioni assai gradevoli e molto persistenti.
Sapore asciutto, caldo e ben equilibrato. Gradevolmente acido con tannini marcati che volgono al dolce con la maturazione. Un vino particolare, nobilitato da una lunga persistenza aromatica intensa. Gradazione alcolica tra i 14,5 e i 15,5 gradi.

Come abbinarlo

Considerato un vino che si gusta meglio con l’invecchiamento - anche in questo, ricollegandosi alla tradizione delle bottiglie di pregio ottocentesche -, l’Uceline è considerato un eccellente vino “da conversazione”.
Da Cascina Castelet lo indicano «ideale con grandi piatti di carne e selvaggina e perfetto connubio con formaggi di lunga stagionatura. È consigliabile servirlo alla temperatura di 18°C. in bicchieri tulipano grande a bocca leggermente svasata».

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