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LA BATTAGLIA DEI ROLEX
06 Ottobre 2023 - 16:54
Tra il Pupone e la Blasi continua la guerra per gli orologi
Bentornati a casa, o almeno da Totti. Perché nella vicenda della separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi, il capitolo collegato ai Rolex ha occupato fin da subito un posto importante. Dalla prima mossa della conduttrice, che li aveva prelevati dalla cassetta di sicurezza cointestata, a oggi che sono di nuovo in banca, è passato quasi un anno e mezzo.
I rapporti stanno a zero, ma era necessaria la presenza di entrambi in una nota banca dell’Eur, insieme ai loro avvocati, e così è stato. In fondo si trattava solo di rispettare la legge, quello che avevano deciso il giudice di primo grado e il collegio di appello che avevano invitato Ilary a fare il primo passo. I Rolex non potevano essere esclusivamente nelle sue mani ma dovevano esse messi in un luogo accessibile ad entrambi. Tutto questo, in attesa di determinare chi sia il legittimo proprietario, in regime di affido condiviso.
Come spiega il Corriere dello Sport, il problema di fondo è nel numero. Nessuno fino ad oggi ha capito realmente quanti siano questi Rolex, ma soprattutto quanto valgano. La Blasi ha sempre sostenuto che fossero un regalo del marito, ammettendo di averne presi 6 o 7, come emerge dai verbali.
Ma aveva anche spiegato di essere in possesso al massimo di 4 orologi e intanto ne ha riconsegnati 3 mentre secondo l’ex capitano giallorosso sarebbero il doppio, documentati da prove di acquisto e certificati. C’è chi ipotizza un valore superiore al milione di euro e quindi non è solo una questione di principio.
Questa però è soltanto una parte della storia legata alla separazione che andrà a vanti a lungo. Il giudice del Tribunale civile, Simona Rossi, ha già fissato la prossima udienza per il 24 gennaio 2024 ma intanto ora Totti vorrebbe presentare una richiesta di pignoramento dei beni di Silvia Blasi. La sorella di Ilary si sarebbe rifiutata di pagare i canoni di affitto arretrati della Longarina, il centro sportivo che ospita la Scuola Calcio dell’ex calciatore. A gestirlo era una società che faceva capo a lei, perché fino all’anno scorso c’erano rapporti diversi.
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