Salemi-Pretelli sono in crisi?
«Ecco tutta la nostra verità»

Se stessimo parlando di un governo, saremmo nella fase della consultazione, buona per vedere quali margini di manovra ci siano a comporlo. Ma qui si tratta di una storia d’amore, quella tra Giulia Salemi e Pierpaolo Pretelli che stanno riflettendo per capire come portarla avanti e farla diventare, nel caso, più grande. Le voci di un loro addio si inseguono da tempo, alimentate, come hanno spiegato al settimanale “Chi” dall’errata interpretazione che un loro caro amico ha dato di alcune confidenze fatte dalla coppia nata al Grande Fratello Vip: «Poi è chiaro che se queste cose vengono riportate per sbaglio a chi di mestiere vive di news, diventano di tutti».

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Però già lo scorso inverno c’era stato un periodo allontanamento tra i due ed era intervenuto Alfonso Signorini in prima persona per farli ragionare. Oggi com’è la situazione? «Siamo complici, ci motiviamo a vicenda, siamo amanti e ci vogliamo un bene infinito. Ma saremmo ipocriti se non ammettessimo che nel nostro rapporto ci siano mancanze, da una parte e dall’altra, che ci fanno avere dei dubbi. Quando ci sposeremo o lasceremo lo decideremo solo noi e potrebbe essere domani, fra un anno o mai», ha spiegato lui.

Di quale tipo, lo spiega lei: «Dubbi e mancanze che teniamo per noi. Stiamo analizzando in maniera razionale il nostro rapporto, i nostri sentimenti, il nostro modo di essere quando siamo insieme e quando siamo distanti. Riflettendo su ciò che ci fa stare bene e ciò che ci fa soffrire. Ci stiamo interrogando su quanto siamo condizionati dal pensiero che gli altri hanno di noi e quanto, a volte, non ci sentiamo liberi perché temiamo di essere giudicati».

C’è chi scrive che stanno insieme solo per contratto ed è lontano dalla verità. Loro semplicemente hanno bisogno di capire: «Ci sono tante coppie infelici che trascinano il proprio rapporto fino a farsi male, che vanno avanti per inerzia. Coppie che, piuttosto che affrontarsi, preferiscono il tradimento. Noi no. Se dovessimo renderci conto che è finita, ci saluteremmo prima che tutto questo ci possa travolgere».