Cerca

Cinema

Il caso degli attori italiani contro Netflix: "Compensi irrisori"

La piattaforma citata in giudizio da Artisti 7607 per compensi troppo bassi

Elio Germano, Claudio Santamaria, Valerio Mastrandrea e Neri Marcorè hanno citato Netflix in tribunale per compensi troppo bassi

Elio Germano, Claudio Santamaria, Valerio Mastrandrea e Neri Marcorè hanno citato Netflix in tribunale per compensi troppo bassi

Gli attori italiani hanno intrapreso azioni legali contro Netflix, sollevando questioni riguardanti i compensi per il loro lavoro. La controversia ha radici in una disputa che dura da anni, con gli attori che cercano di negoziare compensi più equi basati sulle visualizzazioni delle loro opere sulla piattaforma di streaming.

L’agenzia che rappresenta gli attori, Agenzia 7607, ha depositato una causa al Tribunale di Roma, sostenendo che Netflix non ha offerto compensi adeguati nonostante ripetute trattative. Gli attori coinvolti, tra cui Elio Germano, Claudio Santamaria, Valerio Mastrandrea e Neri Marcorè, hanno espresso la necessità di una maggiore trasparenza e di compensi proporzionati all’uso delle loro opere.

Gli attori richiedono che Netflix fornisca dati dettagliati sullo sfruttamento delle opere audiovisive e che i compensi siano adeguati in base a questi dati. La presidente dell’Agenzia 7607, Cinzia Mascoli, ha evidenziato la difficoltà di raggiungere un accordo soddisfacente, descrivendo l’offerta di Netflix come inadeguata e sottolineando che accettarla avrebbe creato un precedente negativo per il mercato.

Al centro della disputa c’è la Direttiva Copyright dell’Unione Europea del 2019, che mira ad armonizzare le normative sul diritto d’autore nell’era digitale. Gli attori sostengono che Netflix non stia rispettando questa direttiva, non fornendo i dati necessari per calcolare i compensi equi.

Questa situazione riflette una tensione più ampia nell’industria dello spettacolo, dove gli artisti cercano di navigare nel nuovo paesaggio dei media digitali e di assicurarsi che i loro diritti siano protetti e i loro contributi adeguatamente compensati. Il caso degli attori italiani contro Netflix potrebbe avere implicazioni significative per il futuro delle negoziazioni contrattuali nell’industria dello streaming. In conclusione, la battaglia legale tra gli attori italiani e Netflix è un esempio di come le dinamiche dell’industria dell’intrattenimento stiano cambiando e di come gli artisti stiano lottando per i loro diritti in un mercato in continua evoluzione

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.