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il piatto forte
19 Aprile 2024 - 17:30
Il risotto con gli asparagi
Gli asparagi di Santena, sottili e delicati ortaggi coltivati con cura e passione nelle fertili terre piemontesi, rappresentano una vera e propria eccellenza gastronomica del nostro territorio. Ciò che rende gli asparagi di Santena così speciali è la loro qualità insuperabile, frutto di un connubio unico tra il terroir e le competenze artigianali degli agricoltori locali. Il clima temperato e le condizioni pedoclimatiche ottimali contribuiscono a conferire agli asparagi un sapore intenso e una consistenza croccante, mentre le varietà selezionate con cura assicurano una qualità costante e affidabile. Le peculiari caratteristiche del terreno in questa zona del Piemonte, prevalentemente sabbioso (sabbia 60%), con poco calcare e molto permeabile, conferiscono agli asparagi di Santena caratteristiche organolettiche particolari.
Ma c’è qualcosa di più dietro la straordinaria bontà degli asparagi di Santena. C’è la passione e la dedizione di chi dedica le proprie giornate alla cura della terra, rispettandone i ritmi e gli equilibri naturali. La loro coltivazione è infatti cominciata più di tre secoli fa per sostentamento famigliare e si è poi diffusa nel corso dell’Ottocento su larga scala, anche grazie all’intervento del Conte di Cavour che la definì “sorgente della prosperità di Santena” in una lettera al chimico scozzese James Johnston.
Un piatto classico che valorizza il gusto e le proprietà degli asparagi è il risotto: con la sua cremosa consistenza e il delicato aroma degli ortaggi porterà subito la primavera in tavola.
La ricetta non è difficile, ma è necessario seguire pochi e fondamentali passaggi. Eliminare la parte legnosa degli steli di asparagi e sbollentare brevemente in acqua salata, in modo da renderli più morbidi e gustosi. Il risotto inizia con una base di soffritto di cipolla e scalogno. Si aggiunge quindi il riso, preferibilmente una varietà come il Carnaroli o l’Arborio, che ha la capacità di assorbire i sapori e di mantenere una consistenza cremosa durante la cottura. Quando il riso diventa traslucido, è il momento di sfumare con il vino bianco secco. Una volta evaporato il vino, si inizia ad aggiungere il brodo caldo a mestolate, mescolando costantemente e lasciando il tempo al riso di assorbire il liquido. Man mano che il riso cuoce, gli asparagi sbollentati vengono aggiunti al composto, donando al risotto il loro caratteristico colore verde brillante e il loro sapore. Ultimo tocco: si manteca con burro e parmigiano per ottenere cremosità.
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