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Scienza
17 Giugno 2024 - 10:56
Nel contesto di un pianeta che si scalda rapidamente, le città si trasformano in vere e proprie “isole di calore urbane”. La densità di edifici e marciapiedi, che assorbono e rilasciano calore, esacerba il problema delle alte temperature. Con il previsto aumento della popolazione urbana al 68% entro il 2050, il bisogno di soluzioni innovative è più urgente che mai.
Quest’anno, ondate di calore senza precedenti hanno colpito il globo, con città in Messico, India, Pakistan e Oman che hanno registrato temperature oltre i 50°C. In risposta a questa emergenza climatica, i ricercatori della Pritzker School of Molecular Engineering (PME) dell’Università di Chicago hanno sviluppato un tessuto rivoluzionario.
Il nuovo materiale, testato sotto il sole implacabile dell’Arizona, ha dimostrato di rimanere più fresco di 2,3°C rispetto ai tessuti sportivi tradizionali e di ben 8,9°C rispetto alla seta comunemente usata in abbigliamento estivo. Questa innovazione potrebbe significare meno ospedalizzazioni e decessi legati al caldo estremo.
Po-Chun Hsu, uno dei ricercatori coinvolti, sottolinea l’importanza di ridurre le emissioni di CO2 e di mirare a città “carbon negative” o “carbon neutral”. Nel frattempo, però, è essenziale mitigare l’impatto delle alte temperature sulla popolazione.
Il tessuto speciale sviluppato dai ricercatori dell'università di Chicago
I tessuti di raffreddamento attuali, utilizzati negli sport all’aperto, riflettono la luce solare ma non sono ottimizzati per le “isole di calore urbane”, dove il calore proviene da molteplici direzioni. Il team PME ha affrontato la sfida di creare un materiale che protegga sia dalla luce solare diretta sia dalle radiazioni termiche ambientali.
La soluzione richiedeva un materiale con proprietà ottiche duali, efficace contro le diverse lunghezze d’onda della luce visibile e dell’infrarosso. Chenxi Sui, co-first author dello studio, evidenzia la complessità di tale impresa, che ha richiesto un’attenta progettazione a livello molecolare.
Il tessuto non solo offre una soluzione per l’abbigliamento ma ha anche potenziali applicazioni nell’architettura e nel trasporto, come rivestimento per edifici e veicoli, riducendo così la necessità di condizionamento e refrigerazione ad alta intensità energetica. Inoltre, può essere utilizzato per il trasporto e la conservazione di alimenti, contribuendo a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale.
Con il brevetto provvisorio già ottenuto, il tessuto PME promette di essere un alleato fondamentale nella lotta contro il riscaldamento globale, offrendo una soluzione passiva che potrebbe rivoluzionare il modo in cui affrontiamo le ondate di calore urbane. In conclusione, mentre il mondo si confronta con la realtà del cambiamento climatico, l’innovazione tessile della PME rappresenta un passo avanti significativo verso un futuro più fresco e sostenibile.
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