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Musica

Frank Zappa: il docufilm che svela l'essenza di un Genio

Su Sky Arte, un documentario con grandi testimonianze e aspetti finora inediti

30 anni senza Frank Zappa

E’ da qualche giorno (16 oct) disponibile su Sky-Art Italia, un doc film di circa due ore su Frank Zappa. Realizzato nel 2020 da Alex Winter, grazie al libero accesso alla sconfinata mole di documenti, filmati, spartiti, incisioni di prova che FZ custodiva nel suo “laboratorio” in casa.

Il film è realizzato molto bene, consente anche a chi non ha avuto la possibilità di “vivere” in contemporanea con Zappa, di potersi fare un’idea piuttosto precisa del suo “Percorso” e del modo tutto speciale con il quale intendeva la musica. Dando modo cosi di conoscere “a tutto tondo” la personalità di uno dei Maestri del secolo scorso.

Due, tre “perle”. La prima, quando un giovane David Letterman, lo ospita nel suo salotto televisivo e c’è questo stupendo gioco di battute…”Frank, come ha fatto a far suonare la sua musica alla London Sinphony Orchestra?” e lui, serafico, secco: “Li ho pagati”.  Letterman: “Ma è un’organizzazione molto prestigiosa!”, e sempre con assoluta calma, FZ gli risponde “Infatti li ho pagati molto!”. Elegante e conciso!

La seconda, diversi intervistati (fra questi la moglie, Gail) mettono bene in evidenza la capacità, l’intuito di FZ nel volersi sottrare al “gioco” delle Major. Anche qui, totale innovazione: creando una propria etichetta discografica, nel solco di quella libertà alla quale si è sempre ispirato, non accettando alcun condizionamento contrattuale.

La terza, è molto insistito l’aspetto dello Zappa compositore. Lui stesso, in alcuni passaggi, mette ben in chiaro come fosse questa la sua vera passione. “Se non hai i soldi per comporre…devi per forza fare un altro lavoro che ti permetta di scrivere musica come vuoi tu”. Non un caso che le sue ultime produzioni vedono privilegiato questo aspetto (su tutte The Yellow Shark).

Fra le tante interviste a chi ha avuto modo di relazionarsi (a vario titolo) con Lui, potente (e verissima) la definizione di una donna: “La sua musica non morirà mai, diventerà oggetto di studio per molte generazioni”. Tutti, in ogni caso, unanimi nel definirlo semplicemente “un genio”.

Due ore di assoluta “goduria” per chiunque volesse saperne di più, o anche solo “ricordare” un Maestro della musica “senza tempo”, davvero “intramontabile”.

Ho motivo di credere che proprio la complessità del personaggio Zappa, l’immenso archivio a disposizione della sua famiglia, saranno in futuro la “materia prima” alla quale attingere per tirare fuori ancora tanta meraviglia.

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