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01 Novembre 2024 - 17:36
Jeffery Williams in arte Young Thug (Fonte NBC NEWS)
Dopo oltre due anni dietro le sbarre, Young Thug è di nuovo un uomo libero. Thug, nome d'arte di Jeffery Williams, ha scelto di dichiararsi colpevole per accuse di gang, droga e armi, evitando ulteriori mesi di processo e ottenendo così il suo rilascio immediato. Tuttavia, per rimanere in libertà dovrà rispettare condizioni di libertà vigilata molto rigide.
Young Thug, accusato di essere il leader di una gang di strada chiamata “Young Slime Life” (YSL), considerata parte della gang Bloods, si è trovato al centro di un’indagine che ha coinvolto 28 presunti membri della gang, accusati di associazione a delinquere e altri reati, tra cui omicidio, aggressione e traffico di droga.
Questo processo, iniziato nel 2022 e segnato da ritardi e cambi di giudice, ha messo in evidenza i testi delle canzoni di Young Thug, scatenando un acceso dibattito. I giudici hanno affermato che le sue liriche non solo dimostravano la sua appartenenza alla gang, con riferimenti espliciti e gesti riconoscibili, ma celebravano anche le azioni criminali di Thug e dei suoi associati. Il legale di Williams, Brian Steel, ha contestato duramente l’accusa, definendola ingiusta e accusando i procuratori di manipolare le prove, inclusi i testi delle canzoni.
Young Thug (Fonte Spotify)
Inizialmente, Williams rischiava una condanna di 40 anni di prigione, ma dichiarandosi colpevole è riuscito a evitare questa lunga detenzione. Il rapper, 33 anni e vincitore di un Grammy, ha deciso di non contestare le accuse, pur senza un accordo con la procura, garantendosi così la possibilità di una riduzione della pena. I negoziati erano infatti falliti, lasciando l’intera decisione sulla condanna al giudice Paige Reese Whitaker della Corte Suprema della Contea di Fulton. Whitaker aveva quindi stabilito una pena complessiva di 40 anni. Ora Williams dovrà scontare 15 anni di libertà vigilata con rigide condizioni.
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Il rapper potrà tornare ad Atlanta (sua città di nascita) solo per importanti eventi familiari e per tenere discorsi sulla prevenzione della violenza e delle gang presso scuole e comunità giovanili, che conteranno come parte delle 100 ore di servizio alla comunità che dovrà completare annualmente. Inoltre, dovrà tenersi lontano da membri di gang e non potrà fare riferimento a simboli o slang legati al mondo delle gang, a meno che non siano collegati ai suoi impegni professionali con il rapper Gunna e suo fratello.
“Ho compreso la mia influenza. So che i giovani mi guardano e voglio dimostrare loro che è possibile cambiare,” ha dichiarato. Il giudice Whitaker, nel confermare la sentenza, ha riconosciuto che il suo impatto può diventare positivo: “La tua musica può dare messaggi forti, ma ora è il momento di essere parte della soluzione e non del problema.”
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