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Combattendo l'inflazione

Aumentano i pedaggi: ecco dove si pagherà di più

Dal 2025, rincari su alcune tratte autostradali italiane ma non tutte

Aumentano dei pedaggi : ecco dove si pagherà di più

Casello autostradale durante il pagamento

Con l'inizio del nuovo anno, i viaggiatori che percorrono le autostrade italiane dovranno fare i conti con un aumento delle tariffe. Tuttavia, non tutte le tratte saranno interessate allo stesso modo.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato che l'incremento dell'1,80% riguarderà esclusivamente i segmenti di autostrada gestiti da Autostrade per l’Italia (ASPI), che coprono circa 2.800 chilometri, ovvero poco meno della metà delle autostrade italiane. Per la restante parte, gli aumenti sono stati bloccati.


UN AUMENTO SELETTIVO 
Il Ministero dei Trasporti ha chiarito che «a partire dal 1° gennaio 2025, le tariffe sulle autostrade italiane rimarranno invariate per tutte le 22 società concessionarie autostradali coinvolte nell’aggiornamento dei piani economico-finanziari (PEF)». Questo significa che le società che non hanno ancora aggiornato il proprio PEF non potranno aumentare i costi.
La decisione è stata presa dal MIT in collaborazione con il Ministero dell’Economia, in linea con le discussioni avvenute durante i lavori per la manovra 2025. Inizialmente, si era parlato di un aumento automatico dell'1,80% per le società con il piano economico-finanziario non aggiornato, ma il governo Meloni ha successivamente ritirato l'emendamento che lo prevedeva.


LE TRATTE COINVOLTE
L'aumento scatterà per "la rete gestita dalla società Autostrade per l’Italia, che comprende circa 2.800 chilometri di autostrade". Tra le tratte di competenza di ASPI ci sono:
  • A1 Milano-Napoli,
  • A14 Bologna-Taranto
  • A7 Milano-Genova

L'incremento del costo è stato stabilito per allinearsi con l'inflazione prevista per il 2025, mantenendo così il potere d'acquisto delle entrate derivanti dai pedaggi.


SCONTI E ALTRE ECCEZIONI
Autostrade per l’Italia ha confermato che gli "sconti generalizzati per gli utenti" resteranno in vigore. Senza questi sconti, l'aumento delle tariffe sarebbe stato più significativo, raggiungendo circa il 3%. L'unico altro aumento comunicato dal MIT riguarda la società concessionaria Salerno-Pompei-Napoli, dove l'incremento sarà leggermente inferiore, pari all'1,677%.

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