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MODA & DIRITTI
15 Gennaio 2025 - 08:40
Birkenstock Arizona. Fonte Rawpixel/Birkenstock
Nel mondo frenetico e creativo della moda, dove ogni dettaglio può fare la differenza, la proprietà intellettuale non è un lusso, ma una necessità. Fa scalpore la recente azione legale intrapresa da Birkenstock, il celebre marchio di calzature, che ha portato in tribunale tre aziende concorrenti accusandole di violazione del diritto d'autore. La disputa ha attirato l’attenzione di tutto il settore per le possibili ripercussioni sull’industria.
Fondata nel 1774 in Germania, Birkenstock è sinonimo di comfort e funzionalità. La vera svolta per il brand arriva negli anni ’60, con l'introduzione della suola sagomata in sughero, una soluzione rivoluzionaria che ha trasformato i suoi sandali – da Arizona a Gizeh – in un simbolo inconfondibile di praticità, benessere e, negli ultimi anni, anche di tendenza.
Negli ultimi decenni, i sandali Birkenstock hanno conosciuto un successo senza precedenti, passando da semplice calzatura confortevole a dichiarazione di stile. La popolarità del brand è esplosa anche grazie a film come Barbie e all’associazione con personaggi iconici. Tra questi, spicca Steve Jobs, il cui vecchio paio di sandali Birkenstock è stato venduto all’asta per una cifra record di quasi 220 mila dollari nel 2022. Questo successo ha attirato l’attenzione dei colossi del lusso, tanto che nel 2021 il marchio è stato acquisito da LVMH, il gruppo che controlla griffe come Louis Vuitton e Dior. Birkenstock non è più solo sinonimo di comfort, ma rappresenta ormai un design iconico e una filosofia di stile riconosciuta a livello globale.
Oggi, i modelli simbolo del marchio – Arizona, Boston, Gizeh e Madrid – sono al centro di una controversia legale. Birkenstock accusa tre aziende concorrenti di aver copiato il design dei suoi sandali, una questione ora nelle mani della Corte Federale di Giustizia tedesca. La decisione potrebbe stabilire se questi modelli possano essere riconosciuti come opere d’arte, meritevoli di una protezione legale rafforzata.
In altro a destra le Arizona, in basso a destra le Gizeh, in alto a sinistra le Boston e in basso le Madrid.
Birkenstock non sta solo difendendo i suoi sandali, ma l’essenza stessa del brand. Una sentenza favorevole al marchio potrebbe segnare un punto di svolta, imponendo nuovi standard di tutela e ridefinendo i confini tra moda e arte.
Un verdetto positivo avrebbe un impatto significativo, influenzando non solo i grandi marchi, ma anche i designer emergenti, che potrebbero trovarsi di fronte a nuove sfide e opportunità nel proteggere le loro creazioni. Questo caso sta già accendendo il dibattito tra esperti del settore e consumatori, sempre più consapevoli dell’importanza della creatività e delle dinamiche che regolano la moda.
La sentenza della Corte Federale non riguarderà solo Birkenstock, ma potrebbe ridefinire il significato stesso di originalità nel design, lasciando un segno profondo in un’industria dove il confine tra moda e arte è sempre più sottile.
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