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Il boom

Escort e Festival di Sanremo: il business parallelo che nessuno racconta

Da Milano alla Riviera: una storia che si ripete ogni anno

(Fonte IA)

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Mentre il Festival di Sanremo continua a essere il cuore pulsante della musica italiana, c’è un altro giro d’affari che si muove nell'ombra, lontano dai riflettori dell’Ariston e dai salotti televisivi. Un fenomeno silenzioso ma costante che ogni anno si ripresenta: il business delle escort. Durante la settimana del Festival, la città della Riviera di Ponente vede un afflusso particolare di sex worker, attratte dalla possibilità di guadagni straordinari in pochi giorni.

Non si tratta delle escort di lusso, quelle con clienti fissi che preferiscono soggiorni esclusivi sulle Alpi. A Sanremo arrivano soprattutto professioniste indipendenti, spesso con un secondo lavoro, che si organizzano in trasferta per sfruttare l'evento. Alcune dividono appartamenti per ammortizzare le spese, altre si muovono tra hotel e residenze private. Gli affitti in quei giorni schizzano alle stelle, ma il giro d’affari giustifica l’investimento. Chi può permetterselo, prenota con largo anticipo e prepara il terreno attraverso piattaforme online, dove i clienti possono contattarle prima ancora che mettano piede in città.

Giulyana84 (nome di fantasia), una sex worker italiana, laureata e con un’attività nel turismo, raccontava già due anni fa la sua esperienza a 'Il Fatto Quotidiano'. A 38 anni, aveva scelto questo lavoro per estinguere il mutuo, con l'obiettivo di smettere una volta raggiunta la cifra necessaria. Sanremo per lei significava una trasferta breve e altamente redditizia: due giorni e mezzo di appuntamenti le erano bastati per raggiungere il budget prefissato. Oggi, nel 2025, la dinamica non è cambiata, anzi: la domanda è ancora più alta e i compensi si sono adeguati al costo della vita crescente.

Ma chi sono i clienti? “Di tutto e di più”, racconta Giulyana. Professionisti, operatori del settore, giornalisti. I più assidui sono i proprietari di seconde case a Sanremo e dintorni, uomini sposati che approfittano del Festival per trascorrere qualche giorno lontano dalla famiglia. Non mancano lavoratori temporanei legati alla kermesse, ma le star della musica restano fuori da questo giro. “Mai avuto un VIP tra i clienti”, conferma Giulyana, smentendo il cliché dell'artista che si concede notti folli in Riviera.

L’organizzazione è meticolosa. Le piattaforme online segnalano la loro presenza, ma l’indirizzo preciso viene comunicato solo all'ultimo momento, per garantire la massima riservatezza. “La privacy è fondamentale”, spiega la escort, che si tutela tanto quanto i suoi clienti. Niente social, niente OnlyFans: per lei il contatto fisico è un lavoro, mentre la presenza virtuale può trasformarsi in un'arma a doppio taglio. Tuttavia, altre professioniste hanno scelto di diversificare, combinando incontri reali con contenuti a pagamento su piattaforme come OnlyFans.

Anche le transessuali hanno adottato strategie simili, gestendo incontri dal vivo e digitali in contemporanea. Pablitoescort, un sito di annunci, mostra diversi profili con link diretti a pagine OnlyFans, segno che il mercato si sta evolvendo. Escort come Sophia, conosciuta online come Sofia Lorezzi, operano tra Piemonte e Liguria, adattandosi alla domanda con un mix di servizi tradizionali e digitali. Sanremo resta una meta ambita non solo per gli artisti, ma anche per chi lavora nel sottobosco della nightlife. Un fenomeno noto, ma raramente discusso apertamente. 

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