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Doggy bag in estinzione negli Stati Uniti: lo stigma, la fretta e i mezzi pubblici fermano l’abitudine anti-spreco

Solo la Generazione Z sembra invertire questo trend ce sta prendendo piede

Doggy bag in estinzione negli Stati Uniti: lo stigma, la fretta e i mezzi pubblici fermano l’abitudine anti-spreco

Le doggy bag, un tempo simbolo di buon senso anti-spreco, stanno sparendo dai ristoranti di New York. Dove prima si chiedeva con naturalezza una scatola per portare a casa gli avanzi, oggi restano pizze mezze mangiate e piatti lasciati a metà, abbandonati su tavoli e banconi. Il cambiamento è visibile, netto. E i ristoratori iniziano a preoccuparsi.

Il fenomeno, osservato non solo a Manhattan ma anche in altre grandi città americane, riflette una trasformazione culturale che ha colto tutti di sorpresa. La possibilità di evitare sprechi sembra non bastare più: i clienti, soprattutto quelli urbani, non vogliono più portarsi gli avanzi a casa.

Le cause? Una combinazione di abitudini post-pandemiche, logistica urbana e percezioni sociali. Durante la pandemia, ordinare cibo singolarmente era la norma. Ora, invece, si è tornati a condividere: piatti al centro del tavolo, bocconi da dividere, esperienze comuni. E portarsi via il cibo avanza il sospetto – poco glamour – di chi non può permettersi di lasciarlo lì.

Secondo i dati 2023 di ReFED, organizzazione no profit impegnata nella lotta allo spreco alimentare, ogni americano lascia in media 24 kg di cibo all’anno nei ristoranti. Ma i motivi non sono solo culturali. Gli avanzi sono un problema pratico: quanto cibo è rimasto? Come lo porto a casa se prendo la metro? Riuscirò a consumarlo prima che si rovini? Tutte domande che, spesso, portano a una sola risposta: “Meglio lasciarlo lì”.

Non tutto, però, è perduto. I giovani della Generazione Z sembrano voler difendere questa abitudine con una consapevolezza più sostenibile. Per loro, chiedere una doggy bag non è segno di debolezza, ma un gesto di responsabilità.

Un indicatore interessante? Chi va al ristorante in macchina ha più probabilità di portare via gli avanzi. Ma nella New York dei trasporti pubblici, dove il post-cena spesso prevede altri spostamenti, il cibo in borsa si trasforma in un fardello. E finisce per rimanere dove nessuno può più salvarlo: nel piatto.

Insomma, tra nuove abitudini, disagi pratici e pressioni sociali, le doggy bag stanno lentamente uscendo di scena. E con loro, una piccola ma significativa arma contro lo spreco.

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