Veronica Berti e i segreti di Bocelli

Un miracolato, in senso positivo. Così Veronica Berti, sua seconda moglie, definisce in pratica Andrea Bocelli dalle colonne del settimanale “Oggi”: «Mio marito, così come nostra figlia, è molto competitivo con sé stesso. È uno che piangerebbe anche quando perde a scacchi giocando online con stranieri che non sanno chi sia, lo senti dal terzo piano se perde. Però questo è il motivo perché lui è diventato Andrea Bocelli e io sono nata per stare dietro le quinte. Devi avere una voglia di emergere che ti viene anche dalle cose che hai vissuto nella vita. Da ragazzino, se gli altri bambini si buttavano nelle onde lui doveva buttarsi dalla scogliera per dimostrare agli altri che valeva… È vivo per miracolo, glielo dico io. Se uno crede agli angeli, lui non ne ha uno ma una schiera».La loro quotidianità? Molto più normale di quello che potremmo pensare: «Ci chiamano Sandra e Raimondo… Lui mi scrive poesie… io gli porto il caffè tutte le mattine, mi preoccupo di come si veste, se fosse per lui metterebbe una cosa con l’altra. Lavoriamo insieme, io lo rincorro, per lo più per avere risposte che non mi dà. E poi andiamo a casa, nessun ristorante».
f.dan.

Powered by