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14 Aprile 2025 - 07:31
Raid Russo a Sumy (fonte: Instagram/ Володимир Зеленський)
La città di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina, è stata nuovamente colpita. Un attacco missilistico ha causato almeno 34 morti, tra cui due bambini, e oltre 110 feriti. Lo ha reso noto il Servizio statale ucraino per le emergenze. I soccorritori continuano a scavare tra le macerie, ma la conta delle vittime potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. I dati sono ancora provvisori, ma confermano l’intensità dell’offensiva. Le autorità locali parlano di edifici residenziali distrutti e di operazioni di soccorso in corso sotto le macerie.
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Le reazioni internazionali sono immediate. «L’attacco a Sumy ha superato i limiti della decenza», fanno sapere da Washington. Una presa di posizione netta, che si accompagna alla minaccia di nuove e più pesanti sanzioni. Secondo quanto riportato da Axios, un emissario statunitense avrebbe consegnato un messaggio diretto al Cremlino: «senza un passo indietro entro aprile, non ci sarà spazio per la distensione, ma solo per un inasprimento delle misure economiche». Da Palazzo Chigi parole dure: per la premier Meloni si tratta di «un altro orribile e vile attacco russo».
Domenica sera è toccato a Odessa. Una serie di droni ha colpito la città portuale, scatenando il panico. «Esplosioni in città!», ha avvertito sui social il sindaco Trukhanov, mentre i residenti cercavano rifugio. Anche sul fronte politico la tensione è palpabile. L’ex presidente americano Donald Trump ha commentato con tono secco: «La Russia si deve muovere».
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